Si aggiungono nuovi dettagli sul caso di Saman Abbas, giovane pakistana 18enne scomparsa ormai da diversi giorni da Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Stando a quanto emerso – e ripreso da Corriere.it – la ragazza aveva un fidanzato “segreto”, suo connazionale 21enne, conosciuto via social e che vive in Italia. Il giovane sarebbe già stato sentito dagli inquirenti che indagano sull’omicidio di Saman. Ai carabinieri avrebbe riferito di minacce ricevute dal padre anche se non è chiaro se direttamente o raccontate dalla stessa fidanzata che ha definito “terrorizzata”. Quanto messo a verbale, tuttavia, avrebbe rafforzato ulteriormente la pista dell’omicidio avvenuto in famiglia come sospettato anche dalla procura che indaga su cinque persone.



Gli indagati nel caso di Saman sarebbero intanto i due genitori della 18enne, ovvero Shabbar e e Nazia Shaheen, 46 e 47 anni, scappati in Pakistan. Risulta irrintracciabile un terzo uomo, lo zio della giovane, il 33enne Danish Hasnain che secondo la procura sarebbe colui che avrebbe materialmente ucciso Saman nella notte tra il 30 aprile ed il primo maggio per poi far sparire il suo cadavere. Non si esclude che il corpo senza vita possa trovarsi tra serre, pozzi e porcilaie abbandonate dell’azienda agricola in cui lavoravano tutti gli uomini della famiglia.



SAMAN ABBAS, FIDANZATO “SEGRETO” IN ITALIA

Tra gli altri indagati ci sarebbero due cugini di Saman Abbas, uno dei quali è già stato arrestato in Francia, a Nimes. Si tratta del 28enne  Ikram Ijaz, al quale è stata concessa l’estradizione. Il suo avvocato d’ufficio avrebbe già fatto sapere l’intenzione del giovane di fare ritorno in Italia al fine di chiarire la sua ribadita innocenza. Eppure ai carabinieri dovrà anche spiegare cosa ci facesse con le pale in mano nel video in cui è stato immortalato con il fratello e con Hasnain la sera del 29 aprile. Secondo gli investigatori, l’uomo avrebbe scavato la buca in cui nascondere Saman, facendo così ipotizzare anche la premeditazione nel delitto della 18enne. C’è poi il fratello minorenne di Saman, che ha 16 anni e che attualmente si trova in un centro protetto, fermato i primi di maggio nei pressi della frontiera con la Francia mentre tentava la fuga. Grande attesa, in tal senso, per l’interrogatorio in incidente probatorio in cui potrebbe confermare quanto disse al momento del fermo quando parlò di omicidio. Saman aveva conosciuto il fidanzato mentre si trovava nel centro protetto nel bolognese dopo aver denunciato il matrimonio combinato della famiglia e gli Abbas ne sarebbero stati a conoscenza. A lui la giovane avrebbe detto di essere stata “minacciata di morte” dal padre per essersi opposta al matrimonio.

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