Non si hanno ancora notizie di Saman Abbas, la giovane ragazza originaria del Pakistan scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) da ormai un anno e che si pensa possa essere stata uccisa dai suoi parenti, con la complicità dei genitori. A “Quarto Grado”, trasmissione di Rete 4 condotta da Gianluigi Nuzzi, sono state mostrate le immagini immortalate dalla videocamera di sorveglianza installata all’esterno dell’abitazione della famiglia di Saman Abbas. Le clip risalgono proprio alla notte della sua sparizione. Nel primo filmato sono le 23:03:25 e due figure vestite con abiti di colore chiaro escono di casa: si tratta di Saman e di sua madre. La ragazza illumina il cortile con la torcia del telefonino, probabilmente quello del fratello, perché il suo le era stato sequestrato dai genitori per impedirle di contattare il fidanzato Saqib.



A un certo punto, Saman Abbas ripone il telefono in tasca e cammina avanti e indietro con sua mamma. Cosa fanno a quell’ora di notte, lì fuori, da sole? Mentre si scambiano qualche parola, si incamminano verso i magazzini dell’azienda, per poi tornare quaranta secondi più tardi sui loro passi. Alle 23:06:21, qualcosa attira la loro attenzione: Saman e la mamma fissano in alto le finestre di casa, poi ricominciano a passeggiare avanti e indietro. Alle 23:07:27, all’improvviso Saman rincorre letteralmente la mamma e la spinge verso il buio che circonda le serre: si è trattato di uno scherzo giocoso o è successo qualcosa?



SAMAN ABBAS E IL GIALLO DELLO ZAINETTO MAI RITROVATO

Nel prosieguo dei video mandati in onda durante “Quarto Grado”, si osserva la sagoma di un uomo, forse il fratello 16enne di Saman Abbas, fermo sulla porta di casa. Saman gli parla, poi quella figura rientra nell’abitazione. Sono le 23.10. Saman e la mamma per un minuto restano fuori dall’inquadratura, poi rincasano. Nessun segno di agitazione è rintracciabile nei loro gesti. Era davvero un’innocua passeggiata, come parrebbe dalle immagine? Eppure, poco dopo, Saman scrive su Tik Tok un messaggio al fidanzato, dicendogli di chiamare le forze dell’ordine se dopo 48 ore non si fosse fatta sentire.



Trascorre un’ora e Saman Abbas e la mamma escono di nuovo, accompagnate dal padre della ragazza. A differenza della madre, Saman si è cambiata. Ha indosso una maglia scura, un paio di jeans e scarpe da ginnastica. Sulle spalle ha uno zainetto e si dirige verso le serre a passo deciso. 10 minuti e 26 secondi dopo la mezzanotte, Saman sparisce per sempre. Secondo i carabinieri i suoi assassini la aspettavano proprio nelle serre. C’è un particolare in più a rendere ancora più intricata la matassa di questo giallo: a mezzanotte e un quarto il padre di Saman esce ancora una volta, da solo, e sette giri d’orologio più tardi torna reggendo con la mano destra lo zainetto della figlia, mai ritrovato.