Saqib, fidanzato di Saman Abbas, la diciottenne originaria del Pakistan scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) alla fine del mese di aprile e che, secondo gli inquirenti, è stata uccisa dalla sua famiglia a seguito del suo rifiuto a un matrimonio combinato, ha parlato nella serata di mercoledì 30 giugno 2021 di fronte alle telecamere della trasmissione televisiva di Rai 3 “Chi l’ha visto?”, raccontando innanzitutto quanto il loro amore fosse sincero e, tra di loro, ci fossero seri progetti di vita insieme. Il ragazzo ha mostrato con orgoglio un anello che Saman gli ha regalato la prima volta che si sono incontrati a Bologna dopo essersi conosciuti nel 2020 su Tik Tok e avere dialogato per qualche tempo via social.



A ostacolare il loro sentimento, però, c’erano quelle nozze combinate di Saman con un cugino nel suo Paese d’origine, a proposito delle quali lo stesso Saqib ha rivelato che la sua fidanzata non riusciva ad accettarle, tanto da arrivare a tentare di togliersi la vita: “Saman era minorenne quando è tornata dal Pakistan, lei non voleva sposare quel cugino e per questo ha tentato il suicidio. Mi ha detto tutto, è successo a marzo del 2020, ha ingoiato delle pillole e ha vomitato sangue. Poi l’hanno portata in ospedale e si è salvata”.



SAQIB, FIDANZATO SAMAN ABBAS: “FARÒ DI TUTTO PER AVERE GIUSTIZIA”

Saqib, fidanzato di Saman Abbas, a “Chi l’ha visto?” ha aggiunto che lui e la diciottenne avevano addirittura già iniziato a programmare il loro matrimonio, tanto che lui, residente a Roma, era talmente innamorato della giovane che aveva già acquistato un vestito per la cerimonia nuziale. I due erano intenzionati a promettersi amore eterno e così il 20 aprile scorso Saman ha fatto ritorno dalla famiglia per recuperare i suoi documenti, che le erano stati sottratti e che erano per lei necessari per sposare Saqib.



Saman, a quel punto, si accorge che qualcosa non va e scrive al fidanzato: “Ho sentito con le mie orecchie mio zio materno… Lui ha mandato un WhatsApp a mia mamma in cui dice: ‘Uccidiamola, questa può fare cose strane un’altra volta e può scappare'”. Poche ore prima di morire riceve uno schiaffo da un cugino e manda la foto a Saqib, dicendogli che, se per due o tre giorni non si farà viva, lui dovrà andare dai carabinieri a denunciare la sua scomparsa. L’epilogo non è stato ancora scritto, ma purtroppo risulta agevolmente immaginabile. Saqib, dal canto suo, non si arrende: “Saman è il mio unico amore, farò di tutto per avere giustizia. A me non frega niente della mia vita, non mi frega di morire”.