Si torna a parlare del caso di Saman Abbas – la 18enne uccisa a Novellara nel 2021 dai suoi genitori perché si era rifiutata di seguire i dettami dell’Islam scegliendo di vivere a pieno la sua vita occidentale con il fidanzatino – dopo che dal Pakistan arriva la notizia dell’arresto di sua madre, Nazia Shaheen, dopo più di tre anni di latitanza. Un caso difficile non tanto dal punto di vista delle indagini (tanto che le richieste di estradizione per i genitori di Saman Abbas furono firmate già nel settembre del 2021, ad appena quattro mesi dall’omicidio), quanto da quello processuale dato che dopo la latitanza l’arresto del padre Shabbar si è concluso più di un anno dopo l’omicidio, mentre quello della madre pochi giorni fa.



Ora – con un nuovo iter che rischia di durare parecchi mesi, come nel caso di Shabbar – si attende che il Pakistan formalizzi l’estrazione di Nazia, attualmente detenuta Islamabad e, stando ad Ansa, in attesa dei documenti che dovrebbero riportarla in Italia. In tutto questo, però, nella serata di ieri la trasmissione Dritto e Rovescio di Paolo Del Debbio è tornata sul caso di Saman Abbas partendo dalla particolare prospettiva dell’opinione delle mamme musulmane sul delitto compiuto dai genitori della giovane ragazza.



Mamme musulmane choc: “Saman Abbas uccisa perché ha sbagliato, i genitori hanno ragione”

D’altronde – ricorda il servizio di Dritto e Rovescio – fuori dal tribunale di Reggio Emilia che ha condannato all’ergastolo i genitori di Saman Abbas risiede una delle più ampie comunità musulmane del nostro paese e rappresenta un terreno unico di confronto; ma la cosa singolare è che due delle tre donne intervistate sembrano concordare sulle colpe della ragazza, dando ragione ai genitori ed addirittura confessando che – al posto loro – si sarebbero comportate allo stesso modo. Mentre la terza donna sul’omicidio di Saman Abbas si limita a sottolineare, parlando di Nazia, che “sono i mariti che dicono alla moglie di uccidere, gliel’ha ordinato il marito”.



“Per i musulmani”, spiega candidamente un’altra, “non si può [vivere all’occidentale]. Loro si sono arrabbiati, hanno fatto bene perché il padre ha detto alla madre di uccidere. I padri – continua confermando la versione della prima donna – comandano e le madri ascoltano il papà”. Ed imbeccata su cosa farebbe se suo marito le dicesse di uccidere suo figlio, senza esitazione risponde che “la uccido. Faccio come dice mio marito“. Invece, secondo l’ultima delle tre donne intervistate sul caso di Saman Abbas punta il dito contro il “grande errore” commesso dalla ragazza nel decidere di togliersi “il velo, che è obbligatorio. Quando una donna non lo mette viene uccisa. Se la figlia sbaglia, viene uccisa“; ed anche lei conferma che “quando la mamma uccide un figlio il marito è sicuramente d’accordo, decide solo il marito e la religione è religione” e anche lei – come la seconda – risponde con secco “si” alla domanda se farebbe lo stesso anche lei.