Il caso Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) dalla fine del mese di aprile e, secondo gli inquirenti, uccisa dalla sua famiglia per avere rifiutato un matrimonio combinato,  continua a far parlare di sé, con annesso riferimento alle nozze forzate. Così, sulle colonne di “Quotidiano Nazionale”, si è espresso sulla vicenda Jahuar Saleem, ambasciatore del Pakistan in Italia, dichiarando che la sparizione di Saman è un avvenimento profondamente spiacevole e “stiamo attivamente seguendo il caso. La comunità pachistana in Italia è turbata dai dettagli emersi finora. Ci auguriamo e speriamo che al termine delle indagini sia fatta pienamente luce sui fatti e che la giustizia prevalga”.



L’ambasciatore ha precisato però che vi è differenza tra nozze combinate e forzate: nei matrimoni combinati i genitori o altri membri della famiglia (in alcuni casi persino gli amici) propongono ai propri figli o figlie il potenziale partner, tenendo conto delle loro personalità e preferenze, ma questi sono solo suggerimenti e, nella migliore delle ipotesi si organizza un incontro per vedere se c’è compatibilità. Tuttavia, la decisione finale spetta a chi deve sposarsi “e viene concesso loro diverso tempo. Inoltre, quando si celebra un matrimonio viene chiesto agli sposi, solitamente alla presenza di centinaia di persone, se acconsentono al matrimonio: non una sola volta, bensì tre volte e sta a loro indicare la propria volontà. Un matrimonio forzato, d’altra parte, è qualcosa di totalmente diverso dove c’è coercizione e mancanza di libero arbitrio”.



SAMAN ABBAS, “NOZZE FORZATE PROIBITE DALL’ISLAM”

Ai microfoni di “Quotidiano Nazionale”, l’ambasciatore del Pakistan in Italia ha poi precisato che le nozze forzate sono severamente proibite dall’Islam e dalle leggi del Pakistan, che vietano rigorosamente tali unioni perché costituiscono un reato grave che può comportare una lunga pena detentiva. “Anzi, c’è una serie completa di leggi che prevedono sanzioni pesanti, dalle multe alle pene detentive – ha precisato –. Inoltre, tali matrimoni sono dichiarati nulli se viene presentata una denuncia e il fatto accertato”.



In questo momento, i genitori di Saman sono ricercati nel Paese asiatico: sarà garantita la loro estradizione in caso di ritrovamento? La risposta dell’ambasciatore ha sottolineato che esiste un accordo per le estradizioni con l’Italia. Se una richiesta formale sarà avanzata dalle autorità italiane, “la prenderemo in carico con le autorità competenti in Pakistan, in accordo con protocolli e procedure del caso. Il Pakistan ha eccellenti trascorsi di cooperazione con l’Italia per casi di questo tipo”.