Al centro della puntata di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, è nuovamente finito il caso legato alla scomparsa di Saman Abbas, ragazza 18enne pakistana scomparsa ormai da quasi nove mesi da Novellara, piccolo Comune in provincia di Reggio Emilia. Quella di oggi, lunedì 24 gennaio 2022, sarà una giornata potenzialmente decisiva per provare a fare luce su questo giallo, in quanto lo zio della giovane, Danish Hasnain, sarà sottoposto a interrogatorio in video conferenza. Secondo gli inquirenti, sarebbe lui il presunto esecutore materiale di questo delitto, nonché il regista.



Come ha ricordato l’inviato del programma, Alessandro Politi, Danish Hasnain aveva fatto perdere le proprie tracce a maggio, salvo essere intercettato e fermato dopo cinque mesi, il 22 settembre, nonostante in un primo momento avesse negato di essere lui (il riconoscimento è stato possibile grazie a un neo sul suo volto, ndr). Dopo essersi a lungo opposto all’estradizione nel nostro Paese, a un certo punto ha desistito e giovedì 20 gennaio è sbarcato all’aeroporto “Marconi” di Bologna, per poi essere tradotto dalle forze dell’ordine in carcere a Reggio Emilia, dove tuttora si trova.



SAMAN ABBAS, OGGI LO ZIO DANISH SARÀ SOTTOPOSTO A INTERROGATORIO

Hasnain, tuttavia, quest’oggi potrebbe anche avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande che gli formuleranno gli inquirenti sul suo presunto coinvolgimento nella scomparsa di Saman Abbas. A puntare il dito contro lo zio è stato il fratello di Saman: “Mi ha detto che non dovevo uscire di casa, per non essere registrato dalle telecamere. Quando mia sorella è uscita, non ha preso i suoi documenti. Lei aveva una borsa giallo chiaro. È sicuro che le ha fatto qualcosa di male, perché due o tre giorni prima lui andava a scavare e non so dove. Gli chiesi di andare con lui, ma non ha mai accettato”.



Giova ricordare che nell’inchiesta per omicidio, coordinata dal pm Laura Galli, figurano come indagati, oltre a Danish Hasnain, i genitori della giovane, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, partiti per il Pakistan, e i cugini Ikram Ijaz, in carcere a Reggio, e Nomanulhaq Nomanulhaq, tuttora latitante.