È cominciato questa mattina in Corte d’Assise a Reggio Emilia l’udienza dibattimentale per l’omicidio di Saman Abbas. La ragazza pakistana, scomparsa a Novellara nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio del 2021, è stata uccisa dopo essersi opposta al matrimonio combinato organizzato dalla famiglia. Ad uccidere la giovane sarebbero stati materialmente i cugini e lo zio ma l’avrebbero consegnata i genitori, che non accettavano la vita “occidentale” della ragazza.
Non si sa ancora se il padre, Shabbar, che si trova in Pakistan – dove è stato arrestato – si collegherà o meno in videoconferenza con il processo. Come rivela Storie Italiane, la Corte potrebbe decidere di proseguire comunque e di processarlo in contumacia. Secondo Giovanni Terzi, il padre “Non ha nessun interesse a chiarire quanto accaduto”.
Rinviata l’udienza di Shabbar in Pakistan
Dal 2016 il delitto d’onore è stato abolito in Pakistan: quello di Saman Abbas è infatti un omicidio in piena regola anche nel Paese dove i genitori si sono rifugiati per sfuggire alla giustizia italiana. Il patto bilaterale che non c’è tra Italia e Pakistan potrebbe essere un problema per l’estradizione dell’uomo, che continua a far slittare il processo nel suo Paese d’origine, dove era stata fatta anche una richiesta di rilascio su cauzione che però è stata respinta. L’uomo dovrebbe essere nuovamente sentito in udienza il 4 aprile. La decisione è stata presa su istanza dell’avvocato difensore.
Parlando dello zio Danish, che ha spiegato la dinamica dell’omicidio della giovane, Giovanni Terzi spiega: “L’hanno beccato che stava scappando. La cosa che veramente mi fa impressione è la quantità di bugie dette per difendersi da qualcosa è oggettivamente a causa della famiglia“.