Saman Abbas scappava spesso di casa, quindi i genitori hanno deciso di trattenere i suoi documenti per impedire che lo facesse ancora. Questa la spiegazione fornita da Danish Hasnain, l’uomo accusato dell’omicidio della ragazza scomparsa lo scorso 30 aprile da Novellara. È quanto emerge dal verbale mostrato per la prima volta ieri sera da Quarto Grado. «Secondo me non è normale che lei vada via sempre di casa, in quanto questa è la terza volta che accade», ha detto agli inquirenti prima di fuggire. Ha spiegato di non sapere dove sia, ma di essere convinto che sia andata in Belgio a trovare un amico. «Confermo che si è allontanata alle 17 di venerdì 30 aprile. Io ero nella mia camera e ho visto perché mi sono affacciato alla finestra. Ho visto che è uscita di casa a piedi, con la valigia, poi qualcuno è venuta a prenderla in auto. Io però non l’ho vista salire in auto. Non ho nemmeno provato a fermarla, in quanto lei diceva che avendo 18 anni poteva chiedere aiuto alla polizia se i genitori non le davano i documenti».



Lo zio di Saman Abbas ricorda anche come era vestita: «Quando è andata via, era vestita con abiti corti, all’italiana, con i capelli colorati lo stesso giorno, il 30 aprile. Aveva una corta giacca e i pantaloni, entrambi blue jeans. Non ricordo gli altri capi di abbigliamento ma aveva le scarpe bianche».

SAMAN ABBAS, LO ZIO “SI ALLONTANAVA SPESSO…”

Danish Hasnain, zio di Saman Abbas, nel verbale spiega che l’allontanamento della nipote è avvenuto alle 17 circa di venerdì 30 aprile. E non sarebbe stato il primo. «Devo dire che la prima volta è stata via alcuni mesi e poi è ritornata a casa. Dopo il ritorno a casa ha fatto un viaggio in Pakistan e lì ha detto ad alcuni suoi amici che voleva fare un matrimonio con un ragazzo che vive in Belgio. E in questo modo abbiamo saputo che Saman voleva fare un matrimonio lì». Ha raccontato anche che i genitori avrebbero voluto denunciare la cosa, ma non è stato fatto tanto perché era in Belgio. «Dopo il viaggio in Pakistan, Saman ha conosciuto un altro ragazzo pakistano in Italia ed è andata via nuovamente di casa. È stata assente per tre o quattro mesi e poi è ritornata a casa. Ora è andata via di nuovo». Dunque, lo zio ribadiva che quella di Saman Abbas era una fuga volontaria. «Quando è ritornata in Italia dal Pakistan, i suoi documenti li hanno presi i suoi genitori e li hanno trattenuti pensando che in questo modo lei non sarebbe scappata di casa nuovamente. Invece, Saman si era allontana ugualmente». Riguardo il viaggio dei genitori in Pakistan: «Adesso la sorella di suo padre, Kausar, che vive in Pakistan, è malata e per questo motivo hanno prenotato i biglietti di volo per andare in Pakistan. Saman ha detto che anche lei voleva andare in Pakistan per vedere la zia, quando i genitori di Saman le hanno dato i documenti, lei è uscita di casa ed è andata via».



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