Tre anni fa l’omicidio, il 26 marzo prossimo Saman Abbas avrà una degna sepoltura dopo l’orrore che l’ha vista abbandonata in una fossa a poche centinaia di metri dalla casa di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, dove sparì la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio. Era il 2021 e allora iniziò un giallo culminato nel ritrovamento del corpo della 18enne della buca che, secondo l’accusa, i familiari avrebbero scavato per occultare il corpo e nascondere al mondo un delitto consumato perché aveva osato resistere a un matrimonio combinato in Pakistan.
I funerali, secondo quanto si apprende dall’Ansa, saranno in forma riservata con una cerimonia nel cimitero del Comune emiliano dove sarà lutto cittadino. Nelle scuole un minuto di silenzio e bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici. Nelle prossime ore, stando a quanto riportato dalla stampa locale, l’amministrazione comunale valuterà le modalità con cui “una volta concluso il funerale – ha dichiarato il sindaco di Novellara, Elena Carletti – permettere ai cittadini che lo desiderano di portare il loro ultimo saluto” alla ragazza che “resterà per sempre” nella città.
Saman, atteso deposito motivazioni sentenza primo grado a carico di genitori e zio
Nei prossimi giorni è atteso il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado a carico dei parenti condannati per l’omicidio, i genitori di Saman, Nazia Shaheen (ancora oggi latitante) e il padre, Shabbar Abbas, condannati entrambi all’ergastolo, e lo zio Danish Hasnain a 14. All’esito del processo in Corte d’Assise a Reggio Emilia sono stati assolti i cugini della vittima, Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq, anch’essi arrestati mesi dopo il delitto.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, i genitori avrebbero ucciso la figlia, ma non avrebbero partecipato all’occultamento del corpo. Lo zio della vittima sarebbe stato invece ritenuto responsabile di entrambi i reati. Assente, secondo i giudici, l’aggravante della premeditazione: quello di Saman non sarebbe stato un delitto pianificato da tutta la famiglia. La madre della 18enne uccisa non è mai stata rintracciata. Era fuggita in Pakistan con il marito a margine della scomparsa della ragazza e avrebbe fatto perdere ogni traccia.