L’ombra di presunti complici nell’omicidio di Saman Abbas: è quanto emerso nella scorsa puntata di Chi l’ha visto? attraverso le rivelazioni di un detenuto che, in carcere, avrebbe raccolto alcune confidenze di tre dei cinque parenti della 18enne prossimi imputati nel processo per il delitto (Danish Hasnain, zio accusato di essere esecutore materiale che avrebbe indicato dove trovare il corpo, e i cugini della vittima, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq).



L’ultimo fermato nell’ambito dell’inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere aperta dalla Procura di Reggio Emilia è il padre di Saman, Shabbar Abbas, da oltre un anno fuggitivo in Pakistan. L’uomo, arrestato in patria e in attesa di una decisione del suo Paese sulla eventuale estradizione chiesta dall’Italia, era scappato da Novellara all’indomani della sparizione della figlia (avvenuta nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021) insieme alla moglie, Nazia Shaheen, madre della 18enne unica ancora latitante nel ventaglio dei soggetti finiti sotto indagine. Secondo la trasmissione di Federica Sciarelli, le dichiarazioni del detenuto che avrebbe incontrato i parenti arrestati tra le mura del carcere, ancora tutte da vagliare, potrebbero portare all’iscrizione di altri nomi nel registro degli indagati.



Saman: le dichiarazioni di un detenuto che parla di presunti complici nell’omicidio

A riportare le parole del detenuto sull’ipotesi di ulteriori complicità nell’omicidio di Saman, oltre quelle finora profilate dagli inquirenti italiani a carico di padre, madre, zio e due cugini della 18enne, è il programma Chi l’ha visto?. L’uomo avrebbe anzitutto svelato che il piano di morte avrebbe previsto anche l’uccisione del fidanzato di Saman, Saqib, giovane con cui la ragazza avrebbe voluto sposarsi contravvenendo alle imposizioni familiari di un matrimonio combinato in Pakistan con un cugino. Un “disegno” dell’orrore che sarebbe sfumato ma che, secondo le rivelazioni del detenuto, confermerebbe quanto denunciato da Saqib pubblicamente circa le paure per la propria incolumità e quella della sua famiglia a seguito di presunte minacce.



Stando a quanto riportato dal detenuto, anche il fratello di Saman avrebbe un ruolo nel delitto così come un altro cugino, Irfan, lo stesso che la 18enne avrebbe accusato di percosse in un messaggio inviato al fidanzato con la foto del suo volto tumefatto. “Lo zio e il cugino – avrebbe detto il detenuto – mi hanno riferito che devono completare la loro missione uccidendo anche il fidanzato di Saman. Sono a conoscenza che all’omicidio della ragazza hanno partecipato, oltre quelli che già conosciamo, anche il fratello minore di Saman e tale Irfan. Tutta la famiglia, in merito all’omicidio premeditato, ha fatto un accordo, tipo giuramento sul Corano – avrebbe aggiunto l’uomo –, di non rivelare mai l’omicidio e le modalità di esecuzione”.