La madre di Saman Abbas, Nazia Shaheen, risulta ancora latitante. Fuggitiva da oltre un anno, da quando della figlia, scomparsa a Novellara (Reggio Emilia) nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021, si sono perse le tracce. Secondo gli inquirenti, la giovane sarebbe stata uccisa per essersi opposta a un matrimonio combihnato. Il padre di Saman, Shabbar Abbas, è stato arrestato in Pakistan, loro terra d’origine, ma della madre non si avrebbero notizie. Ad attenderla, in Italia, il banco degli imputati: i genitori di Saman sono stati iscritti nel registro degli indagati con altri tre parenti (uno zio e due cugini della 18enne) nell’ambito dell’inchiesta sul sequestro, l’0micidio e l’occultamento del cadavere di Saman, e il processo dovrebbe aprirsi a Reggio Emilia tra pochi mesi. Nazia Shaheen è l’unica, dei cinque finiti sotto la lente investigativa, a sfuggire ancora alle maglie della giustizia italiana.



Il dramma di Saman, secondo la ricostruzione, affonderebbe le radici nella sua voglia di libertà e nel sogno di un amore da favola che la sua famiglia, invece, avrebbe cercato di reprimere imponendole le nozze forzate in Pakistan con un cugino che lei non avrebbe amato. Già nel 2020, riporta Chi l’ha visto?, Saman avrebbe tentato la fuga in Belgio per scampare alle imposizioni dei genitori e a presunti maltrattamenti per la sua “ribellione”, e la madre, allora, avrebbe fornito la sua versione ai carabinieri sui contorni di quell’allontanamento e sull’ipotesi del matrimonio combinato. Parole che oggi, alla luce dell’evoluzione tragica degli eventi con il ritrovamento di un corpo a pochi passi dalla loro casa di Novellara, assumerebbero un riflesso sinistro.



Saman: il racconto della madre sul matrimonio combinato in Pakistan

Chi l’ha visto? torna sul caso di Saman e sugli interrogativi che ancora oggi gravitano intorno alla fuga della madre, Nazia Shaheen, partita alla volta del Pakistan con suo marito, Shabbar Abbas (arrestato poche settimane fa in patria) all’indomani della scomparsa della figlia da Novellara. Nazia Shaheen, interrogata dagli inquirenti quando nel 2020 Saman si sarebbe allontanata dalla loro casa, avrebbe reso alcune dichiarazioni in merito all’ombra di un matrimonio forzato con un cugino in Pakistan, nozze che si ipotizzerebbero al centro del presunto piano omicidiario tessuto nel contesto familiare per via della resistenza della 18enne.



Il programma di Federica Sciarelli ha riportato le parole della madre di Saman all’epoca: “Non era un fidanzamento forzato, perché a lei il fidanzato piaceva in quanto di bell’aspetto e di cultura, tanto che Saman mi ha chiesto quando saremmo andati in Pakistan per fare il matrimonio. Da due o tre mesi lei si era molto avvicinata a me, dormiva nel mio letto, non avrei mai pensato che potesse accadere qualcosa del genere in quanto più volte le ho chiesto se davvero volesse sposare suo cugino che vive in Pakistan, oppure se si sentiva forzata, e lei diceva di sì. Non vedo l’ora di riabbracciare nostra figlia – avrebbe concluso Nazia Shaheen rispondendo alle domande dei carabinieri nel 2020 –. Se lei non volesse sposare più suo cugino, noi saremmo dalla sua parte”. Nei prossimi giorni si attende l’esito delle prime analisi sul cadavere trovato in una buca a circa 700 metri dall’abitazione di Saman a Novellara, sepolto in un casolare abbandonato e attualmente al centro dei nuovi sforzi investigativi per chiudere il cerchio e scoprire tutta la verità sulla sorte della ragazza.