Samantha De Grenet e il tumore: “non ti vuoi accettare”

Samantha De Grenet e la lotta contro il cancro. La showgirl più di due anni ha dovuto lottare contro un tumore al seno. Una lunga battaglia che la conduttrice è riuscita a vincere, ma non sono mancati i momenti di difficoltà e paura. “Quando si parla di tumore, si racconta quello che accade fisicamente. Ma si parla poco di tutta la parte psicologica, che a volte è anche difficile da spiegare. Il corpo cambia, il modo in cui affronti la vota cambia, non ti guardi più allo specchio, perché quello che vedi non ti piace, non ti riconosci e non ti vuoi accettare” – ha confessato la showgirl dalle pagine di Vanity Fair.



La scoperta del tumore è stata dura e nei momenti di maggior dolore per nascondersi si chiudeva in bagno a piangere. “Le persone accanto a te subiscono i tuoi sbalzi d’umore, le tue tristezze, anche se tu cerchi in tutti i modi di nasconderle, ma non è che puoi farlo tutto il giorno. Così ti chiudi in bagno a piangere, poi esci e vai avanti, perché ti rendi conto di essere estremamente fortunata ad avere delle persone vicino a te che ti amano e ti aiutano a superare la malattia” – ha detto la De Grenet.



Samantha De Grenet e il cancro: “Ho imparato ad accettarmi”

Per Samantha De Grenet non è stato semplice comunicare alla sua famiglia e ai suoi genitori di avere il cancro. “Per un genitore avere una figlia che ti dice “sono malata, mi devo operare”, non è una bella cosa. Volevo che sapessero cosa stava accadendo, perché non volevo che, dicendoglielo dopo, si sentissero esclusi. Ma gliel’ho detto in maniera molto leggera, come se fosse una sciocchezza. In realtà non è stata una passeggiata e in ogni caso non è stato un bel periodo nemmeno per loro” – ha raccontato la ex modella che nella lunga battaglia contro il cancro ha potuto sempre contare sul supporto incondizionato del marito Luca Barbato e dell’amatissimo figlio Brando.



A distanza di anni dalla scoperta del cancro, la showgirl però deve ancora stare attenta: “ho da fare ancora il mio percorso. Devono trascorrere cinque anni e me ne mancano due di terapia. Ne uscirò pian piano”. Oggi per fortuna sta meglio: “ho imparato ad accettarmi e ho accettato di avere un corpo diverso da quello che avevo prima. Va bene così, nascondo il difetto ed evidenzio la parte che va meglio, ho fatto veramente pace con me stessa. Mi guardo e sono contenta di quello che vedo, perché sono una buona persona, sono una persona vera e per me questo è fondamentale”.