Momento di profonda commozione a “Vieni da me” quando Samantha De Grenet ha dovuto parlare della malattia che ha dovuto combattere un anno e mezzo fa. La showgirl non ha parlato esplicitamente di tumore, ma ha raccontato di essersi operata. «Il 2018 non è stato un anno facilissimo. Solo le persone a me vicine sanno cosa ho passato. Non ne ho mai parlato ancora, perché per affrontare un certo tipo di argomento bisogna essere pronte, forti e bisogna mandare un bel messaggio, non uno di debolezza o fallimento. Non ho ancora fatto outing diciamo», ha esordito quando Caterina Balivo aveva letto un suo post per il marito Luca Barbato in cui la sua ospite faceva riferimento alle sue difficoltà. «È passato un anno ormai da questa cosa, ho metabolizzato e sono quasi pronta. Spero che quando riuscirò a parlarne senza piangere e impietosire di dare forza alle altre donne che hanno passato o passano quello che ho vissuto io», ha proseguito Samantha De Grenet, che poi si è lasciata andare alle lacrime.
SAMANTHA DE GRENET A VIENI DA ME “SONO STATA MALE E MI SONO OPERATA”
Sopraffatta dall’emozione, Samantha De Grenet ha pianto a “Vieni da me” parlando della malattia. «Sono stata male. Non è mai tutto finito, perché ci sono tante cose da fare, però sto bene. Sì, mi sono operata». La showgirl ha poi spiegato a Caterina Balivo perché ha difficoltà nel parlarne, e facendolo sembra fare riferimento anche a quanto accaduto a Nadia Toffa. «Sei frenata da quei quattro stupidi che possono dirti “Ecco un’altra che parla per un po’ di visibilità”. Ho lottato un anno e mezzo in silenzio, ho postato foto che non erano di quel periodo, non ho mai voluto parlare. L’hanno fatto con tante persone, anche con chi non c’è più». Ma Samantha De Grenet è pronta a farsi valere se dovesse avere a che fare con gli haters: «Nel momento in cui ne parlerò dirò a tutte quelle persone che criticano che dall’altra parte c’è gente che sta combattendo una battaglia di cui loro non sanno nulla. Ci sono situazioni che finiscono bene, come la mia anche se c’è tutto un corso, e altre che non finiscono bene. Prima di parlare bisogna collegare il cervello».