Samantha de Grenet nel caos dopo il tweet su Israele
Samantha de Grenet nella bufera. Sui social, la showgirl e conduttrice si è schierata al fianco del popolo israeliano, martoriato dai bombardamenti di Hamas: nella sola striscia di Gaza sono più di 800 le vittime israeliane. Dopo aver espresso la propria vicinanza al popolo di Gerusalemme, la showgirl è stata attaccata dagli haters, tanto da essere costretta a cancellare il post. Poche ore dopo è tornata a spiegare la situazione, sempre su Instagram: “Stamattina ho messo un post dove dichiaravo vicinanza al popolo di Israele per l’attacco da parte di terroristi dove gente innocente veniva brutalmente uccisa. Il mio cuore era spezzato davanti ad immagini di uomini e donne, di giovani e bambini trattati come pupazzi vecchi per poi essere ammazzati. Mamme che venivano strappate dai loro bambini, ragazzi legati mentre le loro ragazze venivano malmenate e portate via”.
La conduttrice ha poi sottolineato: “Il mio non era un post politico e nemmeno un post che andava contro un altro popolo che paga, secondo me, per primo gli attacchi feroci dei terroristi. Evidentemente non sono stata compresa da quei pochi che hanno cominciato a scrivere di tutto e di più. Ho dovuto toglierlo perché oltre a sentirmi dare delle lezioni di storia non richieste, cominciavo a leggere scambi di messaggi tra le diverse persone di un’aggressività inaudita che non amo avere sul mio profilo”. De Grenet ha concluso: “Credo che ogni persone sana di mente sia per la pace e sia dalla parte di popoli che soffrono per scelte e azioni da parte di altri”.
Guerra tra Israele e Hamas: nessuna soluzione pacifica
La guerra tra Israele ed Hamas, giunta al suo terzo giorno, continua incessante. Numerosi i bombardamenti e i missili lanciati da entrambe le parti: all’attacco di Hamas, infatti, è seguita la dura reazione di Tel Aviv. Attualmente, si contano oltre 800 morti e 2.100 feriti da parte degli israeliani, che vanno ad aggiungersi ai 400 morti e 2mila feriti palestinesi: tantissimi i civili coinvolti nei bombardamenti. La situazione preoccupa il mondo intero: tanti Stati si stanno già muovendo per cercare una possibile soluzione pacifica al conflitto.
L’Egitto ha dichiarato di aver contattato sia Israele che Hamas, coinvolti nella guerra, avanzando l’ipotesi di uno scambio di prigionieri, con annesso cessate il fuoco temporaneo. Bocciatura però da parte Hamas, che ha ribadito come “l’operazione militare è ancora in corso. Non c’è attualmente alcuna possibilità di negoziare sulla questione dei prigionieri o su qualsiasi altra cosa”, come spiegato dal funzionario palestinese a Doha Hossam Badran. Posizione simile quella del leader di Israele, Netanyahu, che in una telefonata al presidente USA Joe Biden ha detto chiaramente che “non possiamo negoziare”. Ha inoltre affermato la necessità di entrare anche via terra per “ristabilire la deterrenza”.