Sulla morte di Samantha Migliore, la 35enne del Modenese che ha perso la vita a seguito di un ritocco al seno a domicilio fatto, stando a quanto dichiarato dal marito, Antonio Bevilacqua, dalla “finta estetista” Pamela Andress, ha parlato ai microfoni de “La Vita in Diretta” (Rai 1) l’avvocato Daniele Pizzi: “Ho ricevuto l’incarico ieri da parte di Antonio e stiamo lavorando per capire cosa sia successo. La sua versione dei fatti la conosciamo bene, ma sappiamo anche che Pamela dà un’altra versione. Il sopralluogo odierno è stato fatto per inquadrare i luoghi e gli elementi utili. Antonio ci ha chiesto di scendere direttamente in campo per collaborare”.



In casa di Samantha Migliore è stata ritrovata una siringa e ora diventa fondamentale capire quale sia il liquido contenuto al suo interno: “Il silicone è un trattamento categoricamente vietato e illecito nel nostro Paese – ha spiegato il legale difensore –. Antonio ci ha indicato le possibili vie di arrivo e di allontanamento di Pamela. Bisogna capire se sia andata via dall’appartamento prima o dopo l’arrivo dell’ambulanza. Sarebbe la prova dell’omissione di soccorso”.



SAMANTHA MIGLIORE, PARLA L’AVVOCATO PIZZI: “PAMELA ANDRESS PER SAMANTHA NON ERA UNA SCONOSCIUTA”

Nel prosieguo de “La Vita in Diretta”, è emerso da parte dell’avvocato Daniele Pizzi che “tutti gli elementi ricavati fino a questo momento depongono per ritenere che questa condotta di Pamela Andress fosse reiterata nel tempo e avesse altre volte fatto questi interventi”. Peraltro, Pamela per Samantha Migliore non era una sconosciuta e pare che si conoscessero per un precedente intervento di analoga natura. Un ritocco, sempre al seno, effettuato un paio d’anni fa, sembra con modalità analoghe.



Antonio, marito di Samantha Migliore, è ancora scosso da questa vicenda: “La parola che posso dire e confermare è ‘giustizia’ e basta. Mia moglie mi chiedeva aiuto, poi ad un tratto è crollata e ho capito che la sua vita non c’era più. Ho chiamato il 118, i soccorritori nemmeno trovavano la vena nel braccio e nel collo. Nel frattempo, Pamela si era dileguata. Quando i soccorsi sono arrivati, io ho chiamato Pamela Andress al telefonino, ma lei non ha risposto”.