A Mattino5 si torna a parlare del caso di Samantha Migliore, la 35enne morta dopo aver subito un intervento estetico al seno da parte di Pamela Andress, la trans indagata. In studio c’è Angelo Pizzi, l’avvocato di Tony Bevilacqua, il marito della povera vittima, che ha commentato la decisione degli inquirenti di non arrestare la trans, lasciandola a piede libero: “Devo dire che la procura di Modena – ha spiegato il legale in diretta tv su Canale 5- ha avuto un atteggiamento prudenziale e cautelativo. La prova provata per correlare il decesso di Samantha all’iniezione non c’è ancora, l’autopsia inizia domani. La procura aveva già iniziato l’attività per rintracciarla, ma quando si è costituita è venuta meno una delle esigenze cautelari. Posso capire che una mamma di 5 bimbi che perde la vita in situazioni tragiche in iniezione totalmente illegali… ricordiamo che in Italia nessuno può praticare iniezioni di silicone, nemmeno un medico”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il professor Klinger, specialista di chirurgia estetica presso l’università degli Studi di Milano: “Il silicone è vietato dal 1993, immetterlo nelle mammelle è una manovra dagli anni 50. Ma comunque qualsiasi manovra che violi il corpo umano va fatta da un medico, ne tanto meno a domicilio. Ci sono un sacco di situazioni che non vanno bene, non doveva farlo lei, non doveva farlo in casa e non doveva iniettare il silicone. Paraffina, silicone o materiali simili sono stati messe al bando dagli anni ’60 perchè erano successi dei disastri. Una volta che viene inoculata la sostanza non si può togliere, tu hai dei danni gravi ai tessuti, quando è dentro il silicone non puoi toglierlo ma devi togliere i tessuti, si crea un tale disastro ai tessuti che poi non sei più in grado di ricostruirli. Il danno è permanente”. Di nuovo l’avvocato di Tony Bevilacqua, Angelo Pizzi: “Samantha si era sottoposta ad un intervento analogo due anni prima sempre sul seno e senza reazioni. Pare che il contatto fra Samantha e Pamela sia stata una persona che aveva subito 5 interventi fra cui uno lo scorso marzo. Il fatto che Pamela svolgesse questi interventi in maniera continuativa ormai è consolidato. I capi di imputazione, esercizio abusivo di professione medica, morte in conseguenza di altro reato, per il reato di omissione di soccorso sono fondamentali invece le immagini delle telecamere di sicurezza”.
SAMANTHA MIGLIORE, L’AMICA: “PER ME ERA PIU’ DI UNA SORELLA”
Questa è invece la testimonianza di Mirella Serattini, una donna vittima di un intervento simile: “A distanza di qualche mese ho cominciato ad avere piccoli granellini di riso sul viso che poi sono diventati granulomi sempre più evidenti fino a sfociare ad un mandarino sulla guancia. Il medico si era barricato dietro a delle scuse, fino a che vista la gravità della situazione ho dovuto ricorrere ad altri medici ma nessuno mi voleva aiutare. Sono riuscito ad entrare in contatto con un chirurgo plastico e dagli esami era risultato che mi aveva iniettato olio di silicone liquido proibito dal ’93. Lui non ha pagato nulla, ha avuto solo una condanna penale a 14 mesi di reclusione che non ha fatto e poi ha presentato l’appello e poi il tutto è andato in prescrizione. Il mio viso era come pietrificato. Oggi rispetto a come ero nel 2006 sicuramente la situazione è un po’ migliorata ma devo fare sempre interventi. Aver lasciato Pamela Andress a piede libero lo trovo un’offesa comune”.
Infine le parole di una cara amica di Samantha Migliore: “Per me Samantha era una sorella, di più, una donna allegra, una mamma chiocciola, solare, una donna unica, non ci sono parole per descriverla. Perchè non ne hai parlato con me? Ti avrei impedito di fare questa cavolata. Lei non credeva più nell’amore, poi ha conosciuto Tony tramite i social e in sette mesi si sono sposati, quel giorno era bellissimo, una principessa, e io me la voglio ricordare così, con quel sorriso unico. Chiedo che venga fatta giustizia per questo, la nostra Sam non ce la darà più nessuno ma finchè avrò voce griderò giustizia”.