A proposito dell’intromissione da parte di ignoti nella villa della strage di Samarate, i suoceri di Alessandro Maja, Giulio e Ines, hanno voluto rilasciare un commento a “La Vita in Diretta”. Durante il programma è stato specificato che la porta è stata lasciata spalancata, quando, invece, chi è entrato avrebbe potuto/dovuto almeno accostarla per non farsi scoprire. Il signor Giulio ha riferito: “Ci siamo precipitati a vedere non appena abbiamo saputo. Non è possibile che degli sciacalli abbiano potuto fare questo gesto… Ho parlato i carabinieri e secondo loro non è stato preso niente. C’erano orologi di valore, mazzette di soldi, ma non li hanno toccati. C’erano anche televisori, anfore abbastanza costose. Niente, hanno divelto la porta d’entrata e basta, non hanno neppure aperto il cancelletto. Forse erano lì per cercare qualcosa”.



Profondamente scossa anche la nonna di Giulia e Nicolò, la signora Ines, che ha asserito: “Questa è una giornata peggiore delle altre. Inizio a farmi certe domande anch’io, dopo questo episodio… Quando vado a vedere mio nipote Nicolò, torno a casa che sto male”.

VILLA DELLA STRAGE DI SAMARATE VIOLATA DA IGNOTI, MA NON SI TRATTEREBBE DI SCIACALLAGGIO

Clamoroso a Samarate, in provincia di Varese, dove nottetempo qualcuno è entrato nella villetta in cui Alessandro Maja ha ucciso la moglie Stefania Pivetta e la figlia Giulia (ferendo gravemente il figlio Nicolò), senza tuttavia rubare nulla. Un mistero che si unisce ai tanti perché tuttora in attesa di risposta in merito al pluriomicidio e, tra i familiari, come riportato da “La Vita in Diretta”, trasmissione di Rai Uno condotta da Alberto Matano, c’è chi ipotizza che chi è entrato non avesse mere intenzioni di sciacallaggio, come si evince dal mancato furto. Il sospetto, invece, è che fosse alla ricerca di qualcosa di preciso, forse di alcuni documenti importanti. Al momento, però, questa è solo un’ipotesi.



SAMARATE, IGNOTI NELLA VILLA DELLA STRAGE: CARABINIERI VAGLIANO TELECAMERE

Nella villetta di Samarate sono intervenuti i carabinieri guidati dal comandante di Busto Arsizio, Annamaria Putortì, i quali stanno tentando di capire se in zona vi siano delle telecamere, così da poter analizzare le immagini. Intanto, in base ai primi risultati dell’autopsia, parrebbe che Alessandro Maja abbia colpito tutti e tre i suoi cari con un martello: in prima battuta si è avventato sulla moglie Stefania, che si trovava sul divano in salotto, poi la figlia e, da ultimo, Nicolò.

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