A proposito di Samhain, che nei precedenti aggiornamenti vi abbiamo spiegato essere un vero e proprio Capodanno celtico, vi riportiamo adesso nel dettaglio la credenza che portava i Celti a festeggiare il 31 ottobre, che per loro rappresentava la vigilia del nuovo anno. In particolare, c’era il convincimento che questa ricorrenza chiamasse a sé gli spiriti dei morti, confinati in una terra felice denominata Tir nan Oge, consentendo loro di unirsi al mondo dei viventi per una notte e di vagare indisturbati sulla Terra, grazie al dissolvimento delle barriere spazio-temporali.



Così, per celebrare questo appuntamento, nel corso della notte del 31 ottobre si tenevano raduni nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro, di cui vi abbiamo parlato in precedenza, e venivano effettuati sacrifici di animali. I Celti, mascherati, tornavano al villaggio quindi con lanterne costruite all’interno di cipolle intagliate, nelle quali ardevano le braci del Fuoco Sacro. La festa si protraeva quindi per ulteriori tre giorni, nei quali si indossavano le pelli degli animali uccisi al fine di spaventare gli spiriti. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



SAMHAIN, COS’È? STORIA E LEGGENDE SI INTRECCIANO

Samhain è la festa che ha ispirato Halloween, che si celebra quest’oggi, domenica 31 ottobre 2021, in tutto il mondo. Circa le sue modalità di celebrazione si trovano descrizioni dettagliate nel racconto celtico “The Wasting Sickness of Cuchulainn” (“La Devastante Malattia di Cuchulainn”), in cui si spiega che tale ricorrenza viene celebrata per una settimana intera, di cui tre precedenti e tre successivi alla notte di festa.

Vi è poi una leggenda irlandese che riferisce che tutte le persone morte l’anno precedente tornavano sulla Terra in cerca di nuovi corpi da possedere per l’anno seguente. Per questa ragione, si dice che nei villaggi venisse spento ogni tipo di fuoco, in maniera tale da impedire agli spiriti maligni di soggiornare nel villaggio. La riaccensione del fuoco il mattino seguente, segnava l’inizio dell’anno nuovo, con i Druidi che portavano le ceneri ardenti del nuovo fuoco a ogni famiglia, che dunque provvedeva a riaccendere il focolare domestico. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



SAMHAIN, COS’È? CAPODANNO CELTICO CHE HA ISPIRATO HALLOWEEN

Non solo la festa di Halloween: oggi, domenica 31 ottobre 2021, si parla anche di Samhain e non tutti sono a conoscenza della sua esistenza e di che cosa sia esattamente. Proviamo noi a fornirvi una risposta esaustiva: si tratta di un’antica festa celtico-pagana, celebrata proprio in queste ore, ovvero tra il 31 ottobre e il 1º novembre, e nota anche con il nome di Capodanno celtico. Essa risale al VI secolo a.C. e, addirittura, il suo nome deriverebbe dall’irlandese antico samain, samuin o samfuin, che pare significhi “fine dell’estate”, mentre in gaelico (irlandese moderno) significa “Novembre”.

Più nel dettaglio, le celebrazioni per la festa di Samhain, tanto quelle di carattere religioso quanto quelle che afferiscono maggiormente alla sfera del folklore, traggono le proprie origini da un’antica festività del paganesimo celtico, che avrebbe influenzato in maniera significativa anche la più conosciuta festa di Halloween e la festività cristiana di Ognissanti.

SAMHAIN, COS’È? RICORRENZA ALLE RADICI DELLA FESTA DI HALLOWEEN

In molti vi starete domandando il motivo per cui i Celti festeggiassero il 31 ottobre, ma la risposta in realtà è già presente nelle righe antecedenti: per loro Samhain rappresentava la fine del loro anno, al pari del nostro 31 dicembre. Ecco dunque che Samhain, che divenne festa di Halloween, segnava un momento di passaggio, in cui si accantonavano le provviste, si riponevano i capi di bestiame al sicuro e in luoghi al caldo, predisponendosi materialmente e mentalmente all’arrivo dei rigori invernali, con annessi festeggiamenti.

Infatti, vi era la convinzione che un alone magico permeasse questa notte, favorevole per leggere il futuro, per potere salutare le persone care defunte, allontanare la cattiva sorte e gli spiriti maligni e liberarsi dalle zavorre morali e non solo del passato. Ci si mascherava, dunque, per riuscire a scacciare gli spiriti e si accendevano candele al fine di consentire ai defunti di ritrovare la strada per raggiungere le persone care che hanno lasciato sulla Terra, lasciando cibo per loro. Molti anni più tardi, Samhain diventò “All Hallows Eve”,  la “notte di tutti gli spiriti”, per poi virare ulteriormente e diventare Halloween, la festa delle zucche, dei dolcetti e degli scherzetti.