Gli inquirenti non nutrono ormai nessuna speranza di ritrovare viva Samira El Attar, la mamma di Stanghella scomparsa da oltre due mesi. Lo si evince dall’accelerazione impressa alla ricerca del corpo da parte delle forze dell’ordine, che proprio in queste ultime ore stanno producendo il massimo sforzo per tentare di ritrovare il cadavere della donna marocchina. Lo ha spiegato anche la trasmissione Quarto Grado, in onda ieri sera su Rete 4, dando conto di un dispiego di mezzi senza precedenti allo scopo di rinvenire il corpo di Samira. Ad essere entrati in azione sono stati sommozzatori, ruspe, cani molecolari e georadar. Il dato di cronaca è questo: non ci si nasconde più dietro la speranza di trovare Samira viva da qualche parte, si cerca un cadavere, la mamma di Stanghella non tornerà a casa dalla sua bambina. (agg. di Dario D’Angelo)



SCOMPARSA SAMIRA: MOHAMED NON RISPONDE AGLI INQUIRENTI

E’ terminato dopo pochi minuti l’interrogatorio di garanzia nei confronti di Mohamed Barbri, il 48enne accusato dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere della moglie Samira El Attar. Nel carcere di Rovigo, come spiegato dal programma di Rai Uno, Storie Italiane, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere, di conseguenza, non ha voluto fornire ulteriori elementi per chiarire la propria posizione agli inquirenti. L’avvocato del marocchino, Daniele Pizzi, ha altresì aggiunto che il suo cliente, quando è stato fermato nelle scorse settimane a Madrid dopo una breve “fuga” dall’Italia, era in possesso di un biglietto di ritorno per l’Italia, di conseguenza, le sue intenzioni non erano quelle di scappare. Nel frattempo stanno proseguendo le ricerche in quel di Stanghella, provincia di Padova, di Samira, che ricordiamo, è scomparsa da più di tre mesi, esattamente dallo scorso 21 ottobre. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SCOMPARSA SAMIRA: NUOVE RICERCHE IN CORSO

Interessanti novità in merito alla scomparsa di Samira El Attar, la donna marocchina sparita da Stanghella lo scorso 21 ottobre, più di tre mesi fa. Quest’oggi, come documentato ampiamente dalle telecamere di Storie Italiane, i carabinieri sono tornati presso il casolare dove abitavano Samira e il marito, Mohamed (che ricordiamo, è l’unico indagato per omicidio e occultamento di cadavere), assieme alla figlia. Indagini in corso anche nel territorio limitrofo, ed evidentemente le forze dell’ordine stanno cercando il cadavere della povera Samira o nuovi indizi. Nel contempo, i vigili del fuoco stanno scandagliando nuovamente il fiume Gorzone, non troppo distante dall’abitazione di Samira, sperando di trovare delle tracce. Intanto Mohamed è stato trasferito nella giornata di ieri dal carcere di Milano a quello di Rovigo, e poco fa è giunto in manette per l’interrogatorio di garanzia. Il giudice dovrà quindi stabilire se confermare la misura cautelare o disporne magari una più blanda, come ad esempio i domiciliari. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SCOMPARSA SAMIRA: SI CERCA NEL POZZO

Quello di Samira El Attar potrebbe presto non essere più un caso di scomparsa. Ad occuparsi del giallo con le ultime novità delle recenti ore sarà la trasmissione Quarto Grado, in onda nella prima serata di oggi su Rete 4. Samira, mamma 43enne di Stanghella, fece perdere le tracce lo scorso 21 ottobre da Stanghella, in provincia di Padova. Da quel momento, ad eccezione di qualche sospetto ritrovamento ad opera del marito, non si sono mai più avuti suoi contatti. Mohamed Barbri, marocchino 48enne, lo scorso primo gennaio ha affidato la bambina di quattro anni alla mamma di Samira, nel frattempo giunta in Italia dal Marocco per seguire da vicino il caso, dileguandosi in sella alla sua bici. L’uomo è stato rintracciato diversi giorni dopo in Spagna ed arrestato a Madrid nei giorni scorsi dalla polizia iberica in esecuzione di un mandato di arresto europeo ottenuto dalla procura di Rovigo. A suo carico le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Mohamed è atterrato nelle passate ore a Milano dove è stato condotto in carcere a San Vittore, in attesa di un possibile trasferimento in altro penitenziario.

SAMIRA EL ATTAR: MARITO MOHAMED IN CARCERE

Per gli inquirenti che da mesi si occupano della sparizione di Samira El Attar, sarebbe stato proprio l’uomo, nonché marito, autore del suo presunto delitto (il corpo non è mai stato trovato). Un omicidio avvenuto nell’ambito di una relazione ormai giunta al capolinea, al punto tale che proprio Samira aveva espresso il desiderio di divorziare. Ma queste non sarebbero le sole ragioni che avrebbero potuto spingere Mohamed ad uccidere. Scavando nella sua vita privata, infatti, sarebbero emersi una serie di vizi del marito, tra cui l’attaccamento all’alcol ed ad alle slot machine. Vizi che avrebbero portato a continue richieste di denaro, persino al datore di lavoro della donna, al fine di ricevere in anticipo lo stipendio. La decisione della donna di separarsi, unita alla gelosia ed all’invidia quasi morbosa da parte di Mohamed avrebbero spinto l’uomo ad uccidere e nascondere il corpo della madre della sua bambina di appena 4 anni. Lo stesso 48enne, tuttavia, continua a negare ogni eventuale responsabilità nella vicenda, ribadendo di non avere nulla a che fare con la sparizione della moglie.

NUOVI ACCERTAMENTI

Per la procura di Rovigo che indaga sulla scomparsa di Samira El Attar, la fuga all’estero dell’uomo rappresenterebbe un grave indizio di colpevolezza. Eppure il suo avvocato, come spiega La voce di Rovigo online, ha riportato le parole di Mohamed: “Non volevo scappare. Quando mi ha arrestato la polizia, stavo andando alla stazione dei bus di Madrid, per tornare”. L’uomo ha ribadito di essersi recato in Spagna sempre sulle tracce della moglie e di non aver voluto scappare per il Marocco, come ipotizzato dall’accusa. Il mistero tuttavia ora si è spostato in via Gorzon Sinistro, dove Mohamed è stato localizzato per diverse ore la notte della scomparsa della moglie. Qui ci sarebbe un capanno dal quale gli investigatori hanno repertato 14 tracce di liquido biologico, ora sottoposti ad analisi dei Ris. Secondo gli inquirenti il corpo di Samira si troverebbe proprio in quella zona. L’ultimo sopralluogo è stato compiuto proprio in un tombino vicino alla loro abitazione a Stanghella, che nasconderebbe un vecchio pozzo inutilizzato, nel quale sono stati cercati elementi riconducibili alla donna.