Sammy Basso verrà ricordato in occasione della Bella Festa per Fondazione Telethon, evento che si terrà domenica 22 Dicembre 2024 in prima serata. La vita di Sammy è stata caratterizzata da una malattia che ha caratterizzato tutta la sua vita ma lui non ha mai mollato ed ha dato tutto per aiutare gli altri. Andiamo a vedere chi era davvero Sammy Basso.
Sammy Basso nasce a Schio nel 1995 e fin da piccolo – a soli due anni – gli viene diagnosticata una malattia rara come la Progeria di Hutchison-Gilford, una malattia rara che causa l’invecchiamento precoce anche se non altera la mente che resta l’unico reale modo per capire l’età del malato. Si tratta di una malattia che porta quindi alla morte in giovane età.
Sammy Basso fonda insieme ai suoi genitori l’associazione Italiana progeria Sammy Basso, un associazione che lo ha visto protagonista fin da quando aveva solo 10 anni. Nel 2018 l’uomo si è laureato all’Università di Padova in Scienze Naturali e la sua tesi era volta alla possibilità di curare la Progeria mediante ingegneria genetica. In generale la storia di Sammy ha toccato davvero tante persone, anche dopo la sua prematura scomparsa.
Sammy Basso e l’addio dopo la malattia: fu nominato da Sergio Mattarella come cavaliere dell’ordine del merito della Repubblica
Sammy Basso è stato inoltre nominato da Sergio Mattarella come cavaliere dell’ordine del merito della Repubblica. Lo conosciamo per varie apparizioni tv dove il ragazzo – spesso toccava il pubblico – con il suo bel modo di fare e la sua storia ha emozionato tantissime persone. In Italia inoltre National Geographic gli ha dedicato una trasmissione ‘Il Viaggio di Sammy’.
In questa trasmissione Sammy racconta il suo viaggio negli States alla La Route 66 e gira tutto il paese a stelle e strisce come a Chicago e New York. Il ragazzo fa il viaggio insieme alla sua famiglia a cui è molto legato e a Riccardo, uno dei suoi migliori amici. Sammy è venuto a mancare il 5 Ottobre 2024 a soli 28 anni, età comunque longeva per un ragazzo con la Progeria. In un’intervista al Corriere Sammy raccontava:
“La malattia non è una condanna o un merito. E’ una cosa che può capitare tutti, si tratta di una malattia difficile da sconfiggere ma è ovvio che se potessi deciderei di guarire subito. La malattia fa parte della mia vita e ammetto di non sapere se vorrei essere nato senza progeria”, raccontava il ragazzo comunque apparso molto maturo e genuino.