LA FEDE IN SAMMY BASSO, MORTO OGGI A 28 ANNI: “GESÙ È DIO, IL SUO MESSAGGIO VALE ANCHE PER GLI ATEI”
È morto a 28 anni Sammy Basso, lo straordinario testimone e protagonista in questi anni di una rarissima malattia (la progeria di Hutchinson-Gilford, che in pratica accelera l’invecchiamento pur rimanendo lucido) che si sapeva avrebbe portato al decadimento precoce ma che nonostante ciò è stata affrontata con la consapevolezza della continua e costante fede in Dio. La religione cattolica per Sammy Basso non era solo un “balsamo”, un “placebo” per affrontare la difficilissima quotidianità imposta dalla sua malattia: per il 28enne originario vicentino e residente a Tezze sul Brenta la fede in Cristo era ed è il fondamento dell’intera esistenza.
Come ha detto stamane nel dare annuncio della sua morte l’Associazione Italiana Progeria (che porta proprio il nome di Sammy Basso), questo ragazzo ha saputo rendere chiunque incontrato della sua «vita meravigliosa». In maniera molto umile e sempre con il sorriso stampato nel volto “invecchiato” dalla rarissima malattia, Sammy tra web, tv e social ha raccontato all’Italia e al mondo la sua particolare quotidianità, incitando la ricerca scientifica e non slegando mai la fede dalla razionalità della scienza.
In una intervista a “Gente Veneta” del 2020, era stato lo stesso Sammy Basso a raccontare della sua fede in Dio, del suo “coraggio” e con l’acuta intelligenza di chi ha affidato a Dio un’esistenza che in tanti avrebbero considerato “nefasta” ma che per lui era comunque una gioia: «La mia vita si basa sulla fede: non potrei pensare diversamente la mia esistenza, lo dico senza mentire». Sammy Basso da ricercatore non si nasconde dietro alla presunta contraddizione tra fede e scienza, ma anzi rilancia che sono entrambi binari che portano a Gesù. Per il 28enne oggi 6 ottobre 2024 nato al cielo, non parlare della sua fede sarebbe come non raccontare tutto sé stesso: Sammy Basso credeva fortemente che Gesù era l’unico vero Salvatore, della sua vita ma in realtà di tutti, con un messaggio – quello cristiano – che è sorto anche per chi non crede in Dio. Da scienziato e ricercatore il dubbio resta sempre ma non per scetticismo, quanto per «continuare ad interrogarmi su perché le cose accadono e quale è la volontà di Dio», raccontava ancora al settimanale “Gente Veneta”.
LA SORPRESA DI PAPA FRANCESCO E LA TESTIMONIANZA DELLA MAMMA DI SAMMY BASSO: “TROVA LE ENERGIE IN DIO”
Anche per questo motivo fu una sorpresa enorme quella che nel 2013 volle fargli Papa Francesco, da pochi mesi insediato al Soglio Pontificio dopo le “dimissioni” di Benedetto XVI: era il 29 ottobre quando una telefonata arrivata a casa di Sammy Basso lo fece sobbalzare. «Pronto, sono Papa Francesco: come stai?»: il ragazzo lo raccontò a chiunque in quei giorni, con la testimonianza giunta anche in tv (qui sotto il video su Tv2000, ndr), carica di speranza e commozione: l’allora 18enne Sammy rimase folgorato da quella sorpresa dopo la lettera inviatagli, «lui è una persona autentica, si è dato il nome Francesco proprio perché è terra terra. Lui mi chiedeva “come stai” non come intercalare ma come reale interesse».
Straordinaria la testimonianza di Sammy nella sua vita, nel suo viaggio, ma altrettanto quello della famiglia Basso, specie con la mamma Laura che molte volte ha raccontato dell’esistenza di suo figlio a Schio e a Tezze: «Non si arrende mai, trova sempre in se stesso e nella fede in Dio le energie per farcela», raccontava al “Corriere della Sera” lo scorso febbraio 2019 nel raccontare ancora la particolare condizione di chi vive affetto da progeria. La fede di Sammy Basso non è solo un modo di affrontare la malattia, ma è l’incontro che gli ha cambiato davvero la vita, proprio attraverso quella particolare condizione che lo ha purtroppo portato ad una morte precoce. Mamma Laura ripeteva sempre che il “suo” Sammy non aveva paura, nonostante la fatica della malattia: quel ragazzo sempre sorridente aveva infatti la consapevolezza del suo limite ma sapeva comunque godere la vita donatagli da quel Gesù che pregava ogni giorno. Per Sammy Basso la vita era ed è un dono, e serve ricordarlo anche oggi nel dolore e nella tristezza di chi ha vissuto con lui questi incredibili e splendidi 28 anni di «vita meravigliosa».