I tifosi della Sampdoria continuano con le proteste nei confronti di Massimo Ferrero nonché dell’ex presidente Edoardo Garrone, che effettuò la cessione. Durante la partita dei blucerchiati di ieri sera contro lo Spezia, dagli spalti sono stati lanciati fumogeni e sono stati cantati cori offensivi verso coloro che sono ritenuti i principali colpevoli della situazione in cui attualmente si trova il club, prossimo alla retrocessione e probabilmente anche al fallimento.
“Noi lottiamo per la Sampdoria” e “Liberate l’Unione Calcio Sampdoria”, questi gli striscioni esposti in Gradinata Sud per l’occasione. I cori invece hanno avuto un destinatario molto chiaro: “Ferrero uomo di m…”, questo soltanto uno degli epiteti contro l’imprenditore, rimasto proprietario del club nonostante le numerose difficoltà finanziarie e i guai giudiziari di cui è stato protagonista. Le proteste hanno raggiunto l’apice all’inizio del secondo tempo, tanto che il direttore di gara, Fabio Maresca, è stato costretto a fermare il cronometro e attendere che la situazione tornasse alla normalità per riprendere il gioco.
Sampdoria, proteste verso Ferrero: fumogeni in campo. La partita
La sospensione della partita tra Sampdoria e Spezia a causa del lancio in campo di fumogeni da parte dei tifosi di casa, che stanno portando avanti le proteste contro Massimo Ferrero, è durata circa 7 minuti. L’arbitro ha ritenuto che in questo arco di tempo non ci fossero le condizioni per continuare a giocare. Successivamente il clima è diventato più disteso, quantomeno abbastanza da potere riavviare il cronometro. È stato necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno provveduto ad eliminare il materiale pirotecnico dal manto erboso del “Ferraris”.
Dopo la ripresa della gara di Serie A, che fino a quel momento vedeva la squadra di Dejan Stankovic in vantaggio di una rete in virtù di un gol di Amione, è arrivato il pari degli ospiti con Verde. Oltre il danno, dunque, la beffa. Un punto a testa che serve a poco alle due compagini.