Samsung sta lavorando al progetto di pelle elettronica, conosciuto come “e-skin”, che consentirà di percepire sensazioni sulla propria pelle come quella di sentire la sabbia sotto i piedi comodamente da casa propria oppure il calore di una tazzina di caffè. In realtà, il progetto di SamsungHardware Upgrade, è molto più ampio e i benefici di scoperte scientifiche e tecnologiche di questa portata trovano applicazione anche nel campo della medicina. Il dispositivo relativo alla pelle elettronica consente di ricreare le sensazioni trasmesse dai nervi al tatto e alla temperatura. L’idea è quella di far vivere, o rivivere, una specifica esperienza nella realtà. Il progetto investe esperienze richiamate da applicazioni già presenti nel metaverso o nella realtà aumentata.
La pelle elettronica integra una pelle sintetica a un sistema di circuiti simili a quelli presenti nel corpo umano. Da questo sistema, passano le correnti elettriche in grado di far sentire all’uomo le sensazioni che la pelle elettronica cerca di far vivere anche distanti dal contesto ricreato. È ovvio che per arrivare a questa applicazione Samsung dovrà impiegare le proprie risorse per i prossimi anni, anche perché i campi di applicazione di una simile scoperta sono molteplici.
Samsung, con la pelle elettronica ecco le applicazioni nella medicina: alleviamento dolore e parametri vitali
Con la pelle elettronica, Samsung sta cercando di integrare anche la medicina e i possibili sviluppi sui pazienti. L’e-skin, infatti, produce sensazioni di freddo, caldo, pressione sulla pelle e finanche di dolore. Il corpo umano, grazie alle sensazioni trasmesse dalla pelle elettronica, beneficiano di un’esperienza che coinvolge quasi tutti i sensi, ma da questo progetto Samsung sarebbe portata a sviluppare realtà virtuali capaci di alleviare anche il dolore.
In particolare, spiega ancora Hardware Upgrade, l’obiettivo in campo medico puntano ad alleviare i dolori dovuti alle piaghe da decubito, problema che investe il 40% dei pazienti che sono ricoverati negli ospedali. In una combinazione parallela con la telemedicina, il progetto mirerà anche a raccogliere dati sui parametri vitali dei pazienti.