La fornitura globale dei microchip potrebbe subire una decisiva battuta d’arresto a causa delle tensioni che si sono venute a creare nelle ultime ore in Samsung, l’azienda leader al mondo del settore. Come specificato da RaiNews, le organizzazioni sindacali sono entrate in conflitto con la multinazionale sudcoreana che produce fra le altre cose smartphone e tablet, e la soluzione non sembra trovarsi nonostante un confronto che va avanti ormai da mesi. In particolare i sindacati chiedono un aumento degli stipendi dei dipendenti Samsung ma ogni vis a vis si è concluso in un nulla di fatto.
Ecco perchè i sindacati stanno pensando alla proclamazione di uno sciopero che sarebbe il primo nella storia del colosso della tecnologia. RaiNews ricorda come i colloqui e le trattative siano iniziate lo scorso gennaio 2024, ma le due parti in causa, sigle sindacali da una parte, e la dirigenza Samsung dall’altra, non hanno mai raggiunto la quadra, di conseguenza la definitiva rottura è vicina.
SAMSUNG, PRONTO IL PRIMO SCIOPERO DELLA STORIA: “DICHIARIAMO L’AGITAZIONE…”
“Dichiariamo uno sciopero a causa dell’atteggiamento della direzione che non tiene conto dei lavoratori”, questo quanto fatto sapere in queste ore dai sindacati, con un blocco della produzione che rischia di creare una vera e propria paralisi della catena di rifornimento globale dei microchip. Basti pensare che in Corea del Sud sono quasi 125mila i dipendenti di Samsung, e fino a 4 anni fa l’azienda vietava qualsiasi tipo di iscrizione ai sindacati ai propri dipendenti.
Una decisione che è stata in seguito annullata dopo che alcuni dirigenti del marchio sono stati condannati e incarcerati con l’accusa di aver ostacolato l’organizzazione dei propri lavoratori. A quel punto i lavoratori Samsung hanno ottenuto il diritto di scioperare, e oggi il sindacato NSEU, acronimo di Naionwide Samsung Electronics Union, conta circa 20mila iscritti che sono pari al 20 per cento dei dipendenti dell’azienda sudcoreana.
SAMSUNG, PRONTO IL PRIMO SCIOPERO DELLA STORIA: LA DISTANZA FRA LE PARTI
Per provare a trovare la quadra la Commissione nazionale per le relazioni lavorative, agenzia legata al Ministero del Lavoro, ha cercato di mediare fra le due parti ma anche questo tentativo di avvicinamento è fallito, di conseguenza l’unica soluzione è l’agitazione. Lo sciopero, scrive RaiNews, arriva tra l’altro in un periodo di crisi per Samsung Electronics, che negli ultimi 4 trimestri consecutivi ha registrato delle perdite tutt’altro che lievi, e che rischiano di aumentare ulteriormente con lo sciopero.
Ad oggi la proposta del gruppo è un aumento dei salati del 5,74 per cento ma il sindacato ne chiede 8, di conseguenza mancano quasi, 2,3 punti percentuali. L’agitazione, quando inizierà, potrebbe avere pesanti ripercussioni a livello nazionale ma anche globale, visto che sono moltissime le aziende che si affidano ai microchip di Samsung, in molteplici settori, dalle auto alla tecnologia, e non solo. Staremo a vedere come evolverà la vicenda nella speranza che si possa raggiungere un’intesa quanto prima.