Ribattezzato il “signor no” della giuria di X Factor 13, Samuel Romano è pronto a incidere sempre più nel talent show targato Sky. Il leader dei Subsonica si è messo in gioco e sta affrontando la prima esperienza televisiva “diversa dal solito”: dopo aver diviso la sua vita professionale tra studio e palchi di tutta Italia, il 49enne di Torino è alla sua prima da giudice e in generale da non cantante. Dopo un avvio un po’ incerto, sui social in tanti hanno usato la definizione “né carne né pesce”, già alla seconda puntata di Audizioni si è visto un Samuel più a suo agio nella nuova veste e anche il dialogo con i colleghi – Sfera Ebbasta, Mara Maionchi e Malika Ayane – ha regalato agli spettatori alcuni sketch degni di nota. Da evidenziare l’ottima intesa con il trapper milanese.



SAMUEL, LA SCELTA DI X FACTOR 13

Cosa ha spinto un musicista come lui ad accettare la proposta di X Factor 13? Intervistato da Rumors, Samuel Romano ha spiegato: «Ognuno ha il proprio meccanismo, per quanto mi riguarda io devo il mio percorso artistico a una esigenza di ricerca di sensazioni di paura, quei momenti della vita in cui succede qualcosa dentro di te che deve aiutarti a superare un problema. Quella tensione genera una sorta di creatività che ti spinge ad andare avanti e ad evolverti, io ero arrivato a un momento in cui non avevo paura di salire sul palco e di entrare in uno studio per fare un disco, mentre la televisione continua a farmi molta molta paura». Il leader dei Subsonica ha poi evidenziato: «Questa scelta è legata alla necessità di creare una esplosività nella mia vita, arrivo dopo tanti anni di vita musicale».



SAMUEL:”BISOGNA GIUDICARE GLI ARTISTI IN MANIERA DINAMICA”

Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Rumors, Samuel si è soffermato sulle scelte in sede di giuria: «Chi ti trovi di fronte deve essere giudicato in maniera dinamica per quello che è, per quello che vuole raccontarti e per come si pone. Durante queste audizioni sono state lasciate a casa delle persone che tecnicamente erano perfette ma che magari erano trasparenti dal punto di vista dell’espressività, e magari sono arrivati alla fase finale degli artisti non precisissimi e con delle lacune dal punto di vista tecnico, ma che si vedeva avessero una roba importante da raccontare». E c’è grande attesa per scoprire come si comporterà l’artista torinese nelle fasi successive del talent show di Sky, considerando le grandi competenze dal punto di vista musicale e, soprattutto, la sua grande capacità di tracciare un solco nel panorama electro-pop.

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