Quella di Samy Youssef è una delle storie più complesse e dolorose tra i protagonisti del Grande Fratello Vip. Il giovane è giunto all’età di 15 anni in Italia, dopo aver lasciato la sua famiglia in Egitto. La speranza di una vita migliore, per lui e per i suoi familiari, lo ha spinto a compiere un sofferto viaggio in mare che lo ha portato miracolosamente sul suolo italiano, dopo aver davvero rischiato di morire in acqua.
Il giovane modello sin dai primi giorni nella Casa di Cinecittà si è aperto con i suoi nuovi amici svelando i giorni difficili trascorsi a bordo di un barcone, ammassato per nove giorni, senza cibo e con poca acqua a disposizione: “I primi giorni pregavamo, ma al secondo giorno avevamo già perso la speranza”, ha raccontato ad Alex Belli. “Una volta arrivati, ci hanno messi su un gommone che ha iniziato ad imbarcare acqua. Io non sapevo nuotare, chiedevo aiuto ma nessuno ti guardava in faccia”, ha proseguito, spiegando di aver bevuto molta acqua. A portarlo avanti è stata la corrente. Nel raccontare la sua drammatica storia il modello non ha mai spento il suo sorriso, sentendosi molto fortunato nonostante le difficoltà di quei momenti.
Samy Youssef, la sua storia: dall’Egitto a Milano
Inizialmente Samy Youssef ha ammesso di aver provato vergogna nel raccontare la sua storia per via dei soliti pregiudizi: “Fino a un mese fa nessuno sapeva niente di me, il motivo che mi ha spinto a venire qua è per raccontare la mia storia”, aveva detto nei suoi primi giorni di permanenza nella Casa.
Dopo il suo arrivo in Italia, precisamente a Catania, essendo minorenne Samy fu condotto in una casa famiglia dove il giovane ha potuto provare per la prima volta l’ebrezza di una vera e propria doccia: “In casa famiglia sono rimasto un giorno solo. Il tempo di andare là e farmi una doccia. Che poi la doccia è un modo di dire. Da dove sono io, non ho mai fatto la doccia. C’era solo un pentolone (…) Non sapevo né mettere l’acqua calda, né fredda”, ha raccontato il modello. All’amico Aldo Montano ha poi svelato il suo arrivo a Roma e del successivo trasferimento presso la casa famiglia a Tarquinia: “Quando m’hanno trasferito là a Tarquinia, in quella casa famiglia… lì è nata tutta la mia vita”.
Solo crescendo ha avuto la possibilità di vivere con una famiglia conosciuta tramite il ristoratore presso il quale lavorava ed a 22 anni, quasi per caso, ha avuto l’occasione di diventare modello dando una ulteriore svolta alla sua vita ed iniziando così a viaggiare, trasferendosi a Milano.