San Benedetto da Norcia si celebra oggi, 11 luglio. Al Beato è dedicata ogni anno una fiaccolata che parte da una città d’Europa, diversa ogni anno, e si chiude a Norcia la sera del 20 marzo, per sfociare il giorno seguente in un corteo storico. Secondo la regola benedettina, il fulcro della vita del monaco è la preghiera, il motto dei monaci è il famoso “ora et labora”, perché la meditazione e la contemplazione della preghiera devono essere il punto di partenza del lavoro. Ogni monastero, secondo la regola, deve essere guidato da un abate (parola che viene da abba, padre), che ha momenti di scambio con gli altri monaci come Gesù ne aveva con i suoi discepoli.
Benedetto morì a Montecassino il 21 marzo del 547, si narra che infuse coraggio ai monaci che gli erano accanto in quei giorni di febbre alta e sofferenza. Le reliquie del Santo furono contese fra Montecassino e la Francia, a lui è dedicato il giorno 11 luglio da quando Papa Paolo Vi gli conferì il titolo di Santo Patrono d’Europa. Questa giornata viene festeggiata a Montecassino con celebrazioni religiose e giochi.
San Benedetto da Norcia, la vita
San Benedetto da Norcia nacque a Norcia nel 480, in una famiglia nobile. Grazie alle ricchezze della famiglia poté essere mandato a Roma per studiare, ma nella città eterna Bendetto trovò dissoluzione e malcostume fra i ragazzi della sua età, abbandonò quindi gli studi per dedicarsi alla vita religiosa in solitudine. Si ritirò dapprima a Eufide, poi a Subiaco, per dedicarsi a una vita di meditazione da eremita. Il suo eremo sarà una grotta situata nei pressi del Monte Teleo dove resterà per tre anni. Si avvicinò poi a un monastero, ma i monaci, stanchi dei suoi rimproveri, tentarono di avvelenarlo per liberarsene. Si narra che il bicchiere contenente il veleno si spezzò quando Benedetto fece il segno della croce.
Benedetto in seguito tornò quindi per una trentina d’anni a Subiaco. Per fortificare il proprio carattere, Benedetto si impose di resistere a tutte le tentazioni e fondò alcune comunità costituite da dodici monaci e un abate, che fungeva da guida spirituale per gli altri. Solo nel 540, presso il monastero di Montecassino, fondò la famosa regola benedettina, che regolamenta la vita dei monaci sintetizzando gli insegnamenti del Vangelo.
Tutti gli altri Beati di oggi
In data 11 luglio invece si ricordano anche altri Santi, ovvero la granduchessa Sant’Olga di Kiev, il papa e martire san Pio I, il martire Sant’Abbondio di Cordova, i Santi abati Sigisberto e Placido, il monaco San Drostano di Deer, l’Abate sant’Idolfo, le sante vergini e martiri Anna An Xnzhi, Matia An Guozhi, Anna An Jiaozhi e Maria An Lihua, san Bertrando abate di Grand-Selve, il sacerdote San Chetillo, il vescovo di Bordeaux san Leonzio II, la martire santa Marciana di Cesarea di Mauritania, il martire san Marciano di Iconio, San Savino venerato ad Antigny, le vergini e martiri Beate Teotista del Santissimo Sacramento (Maria Elisabetta Pelisser) e le sue tre compagne, i Beati martiri Tommaso Benstead e Tommaso Sprott.