Il 12 gennaio la Chiesa Cattolica celebra San Bernardo da Corleone, la cosiddetta “Prima spada di Sicilia”. Sono molti gli eventi miracolosi attribuiti a San Bernardo da Corleone, tra i quali il più famoso risale alla pestilenza che colpì il monastero di Bivono: a quel tempo il frate lavorava nell’infermeria e aiutava più che poteva nell’accudire i confratelli ammalati. Un giorno però anch’egli si ritrovò ammalato gravemente e allora, si recò nel tabernacolo della chiesa e prese la statuetta di San Francesco e la nascose nella manica della sua veste: pregò Dio e gli chiese la guarigione in cambio del simulacro prelevato. San Bernardo da Corleone guarì e riprese a curare i confratelli. Un altro racconto narra poi che un giorno Gesù crocifisso parlò a San Bernardo da Corleone invitandolo a non leggere troppi libri, ma a meditare sulle sue piaghe.



Le spoglie di San Bernardo da Corleone sono deposte all’interno della Chiesa di S.Maria della Pace a Palermo, famosa ai più soprattutto per le Catacombe dei Cappuccini site nei sotterranei. Il corpo si trova nella Cappella di San Bernardo presso la navata destra, impreziosita anche da una statua raffigurante il santo in estasi e un crocifisso fiammingo. Accanto alla statua è presente un documento dove si presuppone che Alessandro Manzoni si sia ispirato a San Bernardo da Corleone per creare il personaggio di Fra Cristoforo, ossia colui che aiutò Lucia e Renzo a scappare dalle grinfie di Don Rodrigo.



San Bernardo da Corleone, la vita del Beato

San Bernardo da Corleone nacque come Filippo Latini il 6 febbraio dell’anno 1605 a Corleone da un’umile famiglia di calzolai molto devota, nota come la “Casa dei Santi”. Suo padre era assai buono e ospitava i mendicanti nella propria casa, donava loro delle vesti e li sfamava. Filippo era un ragazzo bravo, animato da uno spirito forte ed era un provetto spadaccino. Un giorno Filippo si ritrovò coinvolto in un duello con Canino, il quale restò gravemente ferito alla mano: temendo di aver ucciso l’uomo, alla vista del sangue fuggì e si rifugiò in una chiesa dei cappuccini. Qui cominciò a meditare sulla propria vita e, pian piano, iniziò a crescere in lui la vocazione: nel 1613 chiese di entrare, inizialmente da laico, all’interno del Convento dei Cappuccini di Caltanissetta: fece qui i lavori più umili, dal lavandaio al cuoco, sopportando anche qualche angheria da parte dei confratelli ma superando tutto con la fede.



Persino il diavolo lo ghermì in forma animalesca, ma Filippo sopportò e superò tutto grazie alla preghiera e alla fede in Dio. All’età di 27 anni divenne frate, scelse il nome di Bernardo e dedicò la sua vita ai poveri, donando a tutti il conforto spirituale di cui necessitavano. Il suo peregrinare lo portò in molti conventi, a Bivona, Bisaquino, Partinico Agrigento, Burgio, Castelvetrano, Caltabellotta, Chiusa e Polizzi. A Palermo frate Bernardo trascorse gli ultimi 15 anni della sua vita, morendo poi nel 1667 all’età di 62 anni. Nel 1768, con Clemente XIII, Bernardo da Corleone divenne beato e poi, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, divenne santo nel 2001.

Gli altri Santi di oggi

Il 12 gennaio si celebrano anche San Vittoriano, i Santi Tigrio ed Eutropio, Santa Taziana di Roma, San Martino di Leon, Santa Margherita Bourgeoys, San Ferreolo di Grenoble, Santa Cesira di Arles, San Benedetto Biscop, Sant’ Arcadio di Cesarea di Mauritania, Sant’ Antonio Maria Pucci, Sant’ Aelredo di Rievaulx, Beato Pietro Francesco Jamet, Beata Lucia da Valcaldara e Beato Antonio Fournier.