San Bernardo di Chiaravalle viene celebrato il 20 agosto. Questi è considerato l’ultimo dei Padri della Chiesa, dichiarato Dottore da papa Pio VIII nel 1830 fu un monaco cistercense e un teologo francese, fondatore del monastero di Chiaravalle. Il Santo è patrono della Liguria, della Borgona, e a causa del soprannome di Doctor Mellifluus anche degli apicoltori. Ma è anche patrono della città di Chiaravalle, comune in provincia di Ancona la cui storia è strettamente legata all’antica abbazia attorno alla quale si formò il primo nucleo abitato, abbazia che in origine era benedettina e poi divenne cistercense. Ogni anno il 20 agosto è preceduto da alcuni giorni di festeggiamenti che culminano con la Santa Messa presieduta dal Vescovo, la processione e la benedizione in piazza con la reliquia di San Bernardo.



Tra le molte feste che celebrano San Bernardo, particolarmente interessante è la festa che viene celebrata a Vigevano la seconda domenica di settembre. Si tratta della più antica manifestazione della città, fondata su una leggenda secondo la quale Bernardo, in visita a Milano per predicare la seconda crociata, giunto a Vigevano, fu fermato dal Diavolo che voleva impedire la sua missione. Ma Bernardo, con l’aiuto di Dio, catturò il Diavolo, detto Barlic dai vigevanesi, e quando giunse in città gli abitanti prepararono un rogo e lo bruciarono. Con le ceneri poi fu realizzato un mattone posto nel Duomo di Vigevano. Così ogni anno la città si anima con eventi, Sante Messe, passeggiate, giochi a scopo di beneficenza e il famoso rogo.



San Bernardo di Chiaravalle, la vita

San Bernardo di Chiaravalle nacque nel 1090 a Fontaine-lès-Dijon, una cittadina della regione orientale francese della Borgogna da una famiglia agiata e molto religiosa. In uno dei tanti possedimenti si ritirò con alcuni amici e fratelli, poco più che ventenne per condurre una vita di preghiera, entrando poi nel monastero cistercense di Citeaux. Pochi anni dopo, nel 1115, insieme ad alcuni compagni fondò il nuovo monastero cistercense di Chiaravalle che in pochi anni divenne un luogo di riferimento, tanto che già nel 1118 alcuni monaci partirono da Chiaravalle per fondare altri monasteri. Bernardo rimase nel monastero per ben 38 anni come abate accogliendo numerosissimi giovani in una vita monastica decisamente rigorosa.



In quegli anni difficili per la Chiesa, Bernardo si dedicò instancabilmente alla lotta contro le eresie, difendendo l’autorità ecclesiale e l’ortodossia della dottrina. Monaco contemplativo più propenso alla preghiera che ai fini ragionamenti filosofici, era però molto attento anche alle questioni politiche del suo tempo; probabilmente la seconda crociata, che ebbe inizio nel 1147, si realizzò anche grazie alla sua predicazione. Nel 1140 invece si era esposto contro alcune affermazioni di Pietro Abelardo, sostenendone l’impronta eretica e arrivando anche alla condanna da parte del pontefice. Numerose sono le fonti che riportano i miracoli compiuti da Bernardo, tra cui guarigioni inspiegabili da cecità, mutismo o malattie nervose, che spesso accompagnavano la sua predicazione. Iniziò ad avere problemi di salute nel 1152, e l’anno successivo morì, il 20 agosto del 1153, probabilmente a causa di un tumore allo stomaco. Fu sepolto sotto l’altare dell’Abbazia da lui fondata a Chiaravalle. Nel periodo della Rivoluzione Francese i suoi resti furono distrutti tranne la testa, che è ancora oggi conservata nella Cattedrale dedicata ai santi Pietro e Paolo della città di Troyes.

Tutti gli altri Beati di oggi

Altri Santi venerati il 20 agosto sono San Samuele, Santa Maria de Mattias fondatrice della Congregazione delle Suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue e san Filiberto di Jumieges, abate.

Video, la sua vita