San Camillo de Lellis si commemora il 14 luglio come protettore del personale ospedaliero e dei malati. Camillo si adoperava per l’ospedale e fondò l’Ordine dei Ministri degli Infermi. Si concentrava sul benessere del malato, insegnava a rifare il letto senza disturbare chi lo occupava e come pedersi cura della persona sofferente. Camillo, per meriti acquisiti sul campo e senza aver studiato, fondò l’assistenza infermieristica. La sua opera attirò altri giovani desiderosi di seguire il suo esempio, che si diffuse così anche in altri ospedali. Camillo morì, finalmente riappacificato, all’età di sessantaquattro anni, il 14 luglio 1614.



San Camillo de Lellis, la vita del Beato

San Camillo de Lellis nacque nei pressi di Chieti nel 1550, nella domenica di Pentecoste. La madre era in età avanzata quando lo diede alla luce ed ebbe grandi difficoltà a educare quel figlio altissimo, robusto e ribelle. Camillo seguì il padre negli accampamenti militari, lì apprese una vita volgare e apprese anche la passione per il gioco con i dadi e con le carte, che assorbivano i soldi guadagnati come soldato di ventura. In questa vita ignavia, Camillo spesso veniva coinvolto in risse. Nel 1974, la sua vita naufragò insieme alla nave su cui viaggiava, Camillo quindi scese a Napoli, si ritrovò a chiedere l’elemosina con vergogna vivendo da mendicante e per poter vivere collaborò alla costruzione di un convento per i frati cappuccini. Mentre trasportava acqua, pietre e calce per i muratori, venne colpito dallo zelo e contagiato dalla vicinanza di quei frati non ancora formati, che insegnano che Dio è tutto, il resto non conta nulla. Camillo conduceva i suoi giumenti e meditava sulle parole dei frati, fino al momento in cui lo colse il pentimento e si gettò a terra in lacrime, invocando il Signore affinché lo perdonasse per i peccati commessi.



Avrebbe voluto essere ammesso al convento dei cappuccini, ma una piaga che supprava continuamente indusse i religiosi a non accettarlo. Camillo si rivolse quindi all’ospedale degli Incurabili, l’ospedale di san Giacomo a Roma, dove aveva lavorato in passato per guadagnarsi il pane. Qui giungevano malati nelle peggiori condizioni, dall’aspetto ripugnante. In ospedale si sparse voce della conversione di Camillo, che divenne responsabile dell’organizzazione, con uno zelo che mai aveva dimostrato e un ambizioso progetto di miglioramento dell’ospedale, che venne però osteggiato. Essendo stato allontanato dall’Ospedale degli incurabili, Camillo si rivolse al santo Spirito di Roma, ospedale voluto dal Papa, ma non privo di problemi pratici.



Gli altri Beati di oggi

Il 14 luglio si ricordano anche il sacerdote San Francesco Solano, la Beata vedova Angelina da Marsciano, San Vincenzo Madelgario, sposo e monaco, il Beato Gaspare de Bono, il Martire premostratense Beato Hroznata, San Marchelomo, il Martire San Giovanni Wang Guixin, il Martire San Giusto, il Vescovo San Marciano di Frigento, il sacerdote e Martire Beato Michele Ghebre, il Vescovo Sant’Ottaziano di Brescia, l’avvocato Martire Beato Riccardo Langhorne, la Vedova Santa Toscana, il Vescovo Beato Bonifacio.

Il video della vita di San Camillo de Lellis