Oggi, 4 novembre 2024, la Chiesa Cattolica celebra San Carlo Borromeo, considerato uno tra i più grandi riformatori della Chiesa e una figura chiave del XVI secolo. Conosciuto come San Carlo, è compatrono insieme a Sant’Ambrogio della città di Milano. Fu santificato a soli 26 anni dalla sua morte, da Papa Paolo V, nel 1610.
La vita di San Carlo Borromeo: una dedizione totale ai poveri e ai malati
San Carlo Borromeo nacque nel 1538 in una delle famiglie più importanti di tutto il settentrione, i Borromeo, e dopo avere concluso i suoi studi in campo umanistico presso l’Università di Pavia, rimasto orfano di padre venne accolto da suo zio Papa Pio IV presso la corte pontificia, diventando cardinale poco più che ventenne.
In breve tempo gli fu affidata una delle diocesi più ricche della zona, quella di Milano, ed è qui che inizia la sua brillante carriera ecclesiastica, apportando le prime grandi riforme della Chiesa.
San Carlo Borromeo promosse in modo particolare la vicinanza ai più poveri e bisognosi, spingendo i suoi fedeli alla carità cristiana e costringendo le varie parrocchie della zona a registrare in modo ufficiale i vari sacramenti.
Per la prima volta la città di Milano riuscì ad avere un’anagrafe completa, una vera e propria innovazione per quei tempi. Intanto la fama di San Carlo Borromeo continuava a crescere sempre di più, in particolare dopo la processione che organizzò in seguito alla terribile pestilenza che colpì la città, durante la quale si presentò in prima fila, completamente scalzo e con un crocifisso di legno in mano, pregando affinché la città potesse essere liberata da questo morbo.
Subito dopo la processione, la peste iniziò pian piano a fermarsi e questa grazia fu immediatamente attribuita al santo. In seguito, vi furono altre occasioni in cui gli vennero attribuiti dei miracoli, ad esempio, San Carlo Borromeo fu colpito in modo letale con un’arma da fuoco alla schiena durante un attentato, ma riuscì a sopravvivere.
Dopo una vita molto attiva, a contatto con tanti bisognosi e malati, San Carlo Borromeo venne a mancare a soli 46 anni nel 1584.
La sua canonizzazione avvenne il 1° novembre 1610 per opera di Papa Paolo V e ad oggi San Carlo Borromeo è considerato patrono dei catechisti e dei vescovi.
I Patronati in Italia: oltre al legame con Milano, i festeggiamenti ad Arona
San Carlo Borromeo è patrono di molti comuni italiani, tra cui quello di Arona che gli diede i natali e dove è presente un’enorme statua alta ben 23 metri, conosciuta con il nome di “San Carlone”, che è stata d’ispirazione per la costruzione della Statua della Libertà.
Arona è un piccolo comune italiano di poco più di 13 mila abitanti della provincia di Novara, qui ogni anno si tengono ben 3 giorni di festa in onore del santo, durante i quali si svolge la sacra celebrazione nella Chiesa della città, seguita dalla benedizione ai piedi della statua, e da numerosi eventi musicali e gastronomici che allietano fedeli e curiosi della zona.
Gli altri Santi del giorno
Il 4 novembre la Chiesa Cattolica celebra anche: Santi Vitale e Agricola, Protomartiri bolognesi; Santa Modesta di Treviri, Vergine; San Pierio, Prete; Sant’ Emerico d’Ungheria, Principe; Santi Nicandro ed Ermeo, Martiri; Beata Elena Enselmini, Monaca; Sant’ Amanzio di Rodez, Vescovo; San Felice di Valois, Eremita; Beata Francesca D’Amboise, Duchessa di Britannia; San Perpetuo di Maastricht, Vescovo.