Il Cardinale di Milano che si oppose all’Inquisizione spagnola di Filippo II nella sua Diocesi e che soccorse la popolazione nella più grave epidemia di peste bubbonica, come narrò meravigliosamente Manzoni ne “I Promessi Sposi”. San Carlo Borromeo non è ovviamente “solo” il santo del giorno del 4 novembre, ma è molto, decisamente molto di più: «Le anime si conquistano con le ginocchia», ripeteva spesso il Cardinale tra i più amati della storia di Milano. La preghiera umile, costante, senza “fronzoli” era l’unica “arma” di cui il cristiano poteva e può dotarsi contro le sfide del mondo: ci aggiunse poi l’intelligenza della fede e il contrasto tanto al malcostume nel clero quanto all’influenza sempre tentata delle autorità statali e civili negli affari della Chiesa di Cristo. Fu uno dei primi a rendere le visite pastorali, in un’epoca decisamente diversa da questa, una costante e nonostante la peste la sua protezione non veniva mai meno ad ogni singolo cittadino milanese. Nell’ondata di peste del 1576 organizzò l’assistenza nel lazzaretto pubblico e negli ospedali di emergenza, impegnando tutte le risorse della diocesi e anche quelle personali risparmiate: era giovane ed era l’unico verso punto di riferimento per la città nella terribile ora di fatica e prova. Anche per questo la sua memoria e testimonianza arriva fino ad oggi: San Carlo Borromeo, ovvero il “santo” della città assieme a Sant’Ambrogio. (agg. di Niccolò Magnani)



Oggi 4 novembre è San Carlo

San Carlo Borromeo si celebra oggi 4 novembre. Il Beato nacque ad Arona il 2 ottobre del 1538. Questi discende da una famiglia nobile, il padre si chiama Gilberto II Borromeo, mentre la madre è Margherita Medici di Marignano. Carlo perde la mamma quando è ancora piccolo, quindi la sua educazione è demandata esclusivamente alla figura paterna. Nel momento in cui il bambino compie 12 anni, diventa beneficiario di un monastero benedettino. Carlo quindi decide di destinare questa importante rendita ai più bisognosi. Ad un certo punto, il ragazzo lascia Arona e si trasferisce prima a Milano e poi a Pavia. In queste due città, il giovane sceglie di vivere in maniera umile, non abbandonandosi mai alla superficialità della vita terrena. All’età di 21 anni, Carlo riesce a diventare dottore in utroque jure. Contemporaneamente viene convocato a Roma, insieme con il fratello Federico, dallo zio Papa Pio IV. Quest’ultimo nomina Carlo cardinale della diocesi di Milano.



Nel 1562 Federico muore e questo tragico evento porta il cardinale del capoluogo lombardo ad abbracciare uno stile di vita più rigido e austero. Nella città di Milano Carlo, per attuare i principi riformatori stabiliti dal Concilio di Trento, decide di creare innanzitutto dei seminari per formare il clero. In secondo luogo, visita numerose parrocchie della sua diocesi. Il cardinale ad un tratto decide di riformare l’Ordine degli umiliati, e per questa ragione rischia di morire in un attentato, dal quale quindi riesce a salvarsi miracolosamente. Nel 1576 Milano viene colpita dalla peste, ma Carlo non interrompe assolutamente le sue visite pastorali, nonostante il forte rischio di poter essere contagiato da questa terribile malattia. Negli anni successivi, la salute del cardinale incomincia a peggiorare inesorabilmente e Carlo alla fine muore il 3 Novembre del 1854.



San Carlo Borromeo, il patrono di Salò

San Carlo Borromeo viene considerato il patrono di Salò. In questo comune, il 4 novembre di ogni anno, vi è una solenne cerimonia religiosa nel Duomo. A questa messa prendono parte le più importanti autorità civili e religiose di Salò, ma anche i semplici cittadini. Al termine della messa, una processione porta la statua di San Carlo per le vie del paese. Successivamente viene messo in scena da un’orchestra di fiati uno spettacolo musicale in onore del patrono. Ogni 4 novembre, Salò ospita numerose manifestazioni culinarie, in cui la gente del posto, ma anche i turisti possono mangiare alcune specialità culinarie della cucina lombarda, come la cotoletta alla milanese e la cassoeula. Salò quindi è una bellissima cittadina che si trova sul Lago di Garda, immersa in un paesaggio ricco di cipressi, ulivi e pini.

La piazza centrale di questa cittadina, chiamata Carmine, è circondata da piccole viuzze molto caratteristiche, che ospitano dei pittoreschi locali e dei musei, come ad esempio il Musa. Tra gli edifici signorili spicca il Palazzo della Magnifica Patria, che conserva uno stupendo bassorilievo raffigurante il leone di San Marco. Tra le architetture religiose più importanti di Salò, vi è il Duomo di Sant’Annunziata. Questa struttura custodisce numerose opere di Paolo Veneziano e Zenon.

Gli altri Beati del giorno

Il 4 novembre è anche la festa di San Felice di Valois, San Pierio, Sant’Emerico d’Ungheria e dei Santi Vitale e Agricola. In questo giorno si ricordano poi i Beati Elena Enselmini, Teresa Manganiello e Francesca d’Amboise.

I Santi nell’arte