Il 6 giugno la chiesa cattolica festeggia la ricorrenza di San Claudio Abate. Il suo nome completo è Claudio di Besançon ma è conosciuto anche come Claudio il Taumaturgo oppure come San Claudio di Condat e fu sia abate che vescovo. Il culto di San Claudio Abate è sempre stato molto sentito in tutta la Francia. In particolare le sue spoglie sono state a lungo oggetto di contesa da parte delle diverse comunità di fedeli. Purtroppo durante la Rivoluzione Francese, nel marzo del 1974, vennero arse sul rogo.
Tuttavia ancora oggi viene venerato in molte località della Francia e non solo: ad esempio nella basilica di Saint-Nicholas, che si trova a Saint-Nicolas-de-Port, è possibile vedere un ritratto del santo all’interno di una delle vetrate policrome che adornano la chiesa.
San Claudio Abate, la sua vita
Le notizie circa la sua vita di San Claudio Abate sono numerose ma non sempre precise, tanto che lo storico Henry Wace scrisse che gli inventori di leggende trovarono terreno molto fertile con la vita di questo santo. Ad esempio, si sa che Claudio nasce in Francia Corta probabilmente nel 607 da una famiglia nobile, probabilmente proprietaria del castello di Bracon. Come tutti i nobili, viene presto affidato dalla famiglia a precettori che avevano il compito di occuparsi della sua formazione, quindi Claudio fu edotto su tutte le materie classiche ma anche in ambito religioso. Fino al compimento del suo ventesimo anno, Claudio svolse la mansione di guardia di confine, come molti altri membri della sua famiglia, poi nel 627 venne nominato canonico da Donato, a quel tempo vescovo di Besançon. Fin dai primi anni, il giovane si fece notare per il suo rigore nel perseguire una vita ascetica e frugale, ad esempio concedendosi un solo pasto al giorno e composto di alimenti poveri.
Dopo aver trascorso un certo periodo a Besançon, Claudio si trasferisce nell’abbazia di Condat, nel comune di Saint-Claude, e giovanissimo ad appena 34 anni di età viene nominato il suo dodicesimo abate. La sua nomina fu davvero una rivoluzione per l’abbazia visto che introdusse una regola mista, prendendo spunti sia da quella di San Benedetto che da quella di San Colombano, poi riuscì a farla prosperare grazie all’arrivo di donazioni da parte del re Clodoveo e della regina Batilde. Quando nel 685 il vescovo di Besançon, Gervasio, muore tocca a Claudio prendere il suo posto, acclamato dalla popolazione. Tuttavia lascia l’incarico qualche anno più tardi perché viene a sapere che nell’abbazia di Condant c’è una certa disorganizzazione e così torna a guidare la sua vecchia comunità. Claudio muore nel 696 oppure nel 699, in una località sconosciuta.
Gli altri Beati di oggi
Nella stessa giornata del 6 giugno, la chiesa cattolica festeggia anche alcuni altri Santi e Beati. In particolare condividono la data pure la martire Santa Paolina, il vescovo San Norberto, il martire San Marcellino Champagnat, il vescovo San Colmoco e l’archimandrita Sant’Ilarione il Giovane.