San Claudio: una vita tra realtà e leggenda

San Claudio è nato con ogni probabilità nell’anno 607 in quella che all’epoca veniva chiamata Franca Contea, perché si trovava nella zona più orientale della Francia. Si è formato ed è cresciuto nella città di Besançon avvicinandosi sempre di più alla religione cattolica fino a che fu ordinato sacerdote e successivamente monaco.



Ci sono diversi racconti agiografici che parlano di presunti miracoli e situazioni particolari che hanno riguardato la sua vita terrena. Tuttavia sono vicende abbastanza controverse: lo storico Henry Wace ha rimarcato che di questo Santo probabilmente diverse leggende sono frutto dell’immaginazione della popolazione dell’epoca. A parte questo, di San Claudio è riconosciuto il suo essere nato in una famiglia nobile gallico-romana nel bellissimo castello Bracon, situato nelle vicinanze di un comune francese, Salins Les Bains, che oggi conta circa 3.200 abitanti.



Le notizie sul suo conto vengono tratte quasi esclusivamente dai racconti biografici di alcuni storici dell’epoca, come Lorenzo Surio, il quale fa riferimento alla gioventù che ha visto Claudio essere affidato ad ogni istruttore affinché riuscisse ad ottenere delle competenze nelle materie accademiche. Questi però erano soltanto una piccola parte degli studi che San Claudio ha avuto modo di affrontare e tra i quali si annoverano anche quelli di natura sacra, con particolare riferimento alla vita terrena di personaggi della cristianità che erano già stati riconosciuti come santi.

Di lui si sa pure che ha avuto una vita da guardia di confine fino ai 20 anni circa, per poi diventare sacerdote del 627. Già in vita divenne famoso per la sua capacità di seguire in maniera assidua le regole canoniche e l’ascetismo. Ben presto entrò nell’abbazia di Condat della Regione del Giura e, dopo i 34 anni d’età, venne scelto da Papa Giovanni IV per diventare Abate.



Durante questo suo impegno ebbe modo di occuparsi di varie questioni e in particolare riuscì a far prosperare l’abbazia per effetto di alcune sovvenzioni che gli vennero riconosciute da Re Clodoveo II. Veniva sempre più considerato, sia dalla Chiesa di Roma sia dalla popolazione, tant’è che nell’anno 685 venne scelto come nuovo vescovo della città di Besançon. Tuttavia nel suo animo aveva sempre l’abbazia e non appena venne informato come le cose fossero cambiate, decise di lasciare l’incarico e tornare a Condat. Non ci sono notizie certe sull’anno esatto della sua dipartita, ma è verosimile indicare il 696 oppure il 699. A prescindere da ciò, ebbe una vita molto lunga per l’epoca che va da un minimo di 89 anni sia ad un massimo di 92 anni.

Besançon è un comune che si trova nella zona più orientale della Francia e che attualmente riveste il ruolo di capoluogo del dipartimento del Doubs. Conta 120.000 abitanti e si sviluppa ad un’altitudine sul livello del mare di 281 metri. Ha una certa importanza dal punto di vista artistico culturale e infatti nel 1986 è stata dichiarata città d’arte e storia mentre, dal 2008, fa parte della virtuosa lista dell’Unesco quale patrimonio dell’umanità. Da non perdere ci sono diversi edifici storici come la Cattedrale di San Giovanni, la Chiesa di Santa Maddalena, la Sinagoga, il Palazzo Granvelle, il Municipio e il Quai Vauban e senza dimenticare l’Osservatorio Astronomico e il Kursaal.

Gli altri Santi del giorno

Oltre a San Claudio, il 6 giugno vengono ricordati altri personaggi della storia Cristiana tra cui: l’arcivescovo di Magdeburgo San Norberto, Santi Artemio e Candida, San Bessarione, San Cerazio, Sant’Eustorgio II, Sant’Alessandro, San Colmano, il Beato Falcone, San Gilberto, il Beato Bertrando, il Beato Innocenzo Guz e sant’Iarlath.