Il 7 luglio si ricorda San Claudio martire, morto per la sua fede in Cristo. Il martirio viene ricordato con una santa messa, presso la chiesa di Santa Maria Regina Pacis a Ostia. Durante la funzione si svolge una processione in cui si rivive la vita del Santo e la sua forza nell’aver affrontato la morte senza abiurare alla fede Cristina. Lungo le strade di Ostia vengono allestiti mercatini ed eventi gastronomici in cui è possibile degustare alcune delle pietanze tipiche di questi luoghi.
La città di Ostia ha un legame particolare con San Claudio che è il suo patrono. Se si visita questo luogo ci si troverà innanzi a una città di nuova costruzione, dato che subì profonde trasformazioni agli inizi del 1900 con la bonifica di tutti i territori contigui e la realizzazione dell’insediamento odierno. Ma tra gli edifici civili e le nuove costruzioni, si possono evidenziare ancora le tracce di una storia iniziata intorno al 660 a.C, con i primi insediamenti. Una città che ha fatto la sua fortuna grazie alla sua collocazione, dato che è situata sulla foce del Tevere, porta di acceso marittima a Roma. Oggi è una meta turistica molto apprezzata, grazie anche alla breve distanza da Roma con ampie spiagge e di attrezzati, un luogo che però mantiene le sue tradizioni culturali e religiosi come la festa del patrono San Claudio.
San Claudio, la sua vita
Sulla storia di San Claudio si hanno poche notizie, e i riferimenti più certi si hanno attraverso il Martirologio Romano. San Claudio è vissuto sotto l’impero di Diocleziano alla fine del III secolo d.C. Un’epoca in cui il cristianesimo era ben diffuso in tutto l’impero, ma non ancora considerato come l’unica religione. Infatti la dottrina cristiana non accettava il ruolo divino dell’imperatore, inoltre i cristiani erano contrari a qualunque forma di guerra e ad accettare le cariche pubbliche, una dottrina che suscitò spesso le ore dell’imperatore. San Claudio visse la sua conversione al cristianesimo in questo periodo buio, convertito dal fratello e convincendo anche la moglie e i sui figli. Non si hanno molte testimonianze della sua vita religiosa, ma il suo nome è collegato a una delle persecuzioni più cruente vissute dai cristiani nel III secolo. Infatti l’imperatore Diocleziano per punire l’affronto di due magistrati che si erano convertiti al cristianesimo, si rivolse contro i credenti cristiani, bruciando chiese, testi sacri e uccidendo tutti coloro che non abiuravano la fede. San Claudio incorse nelle ire dell’imperatore, dato che si oppose all’idea di far sposare il successore al trono imperiale Massimiano, con sua nipote Susanna. Dapprima il Santo fu trasportato a Ostia e incarcerato, successivamente venne arso sul rogo il 7 luglio. Le sue spoglie vennero disperse, ma la sua fermezza nel mantenere fede alla religione e nell’accettare il martirio si diffuse ben presto in tutto il mondo cristiano, dando vita al culto di San Claudio.
I Santi e i Beati del 7 luglio
Il 7 luglio vengono ricordati anche i seguenti Santi e Beati: Sant’Antonio Fantosati; San Giuseppe Maria Gambaro; San Panteno; Beato Pietro To Rot; Beata Maria Romero Meness; Oddino Barotti.