Ricorre oggi, domenica 29 dicembre, San Davide, il Santo del giorno le cui celebrazioni da parte della Chiesa cattolica sono molto sentite. Si tratta del pastorello che grazie alla sua fede, la sola arma, riuscì ad atterrare il gigante Golia diventando un biblico protagonista della storia divenuta simbolo della lotta tra il bene ed il male e della vittoria del primo. Eppure anche lui peccò, come racconta la Bibbia, nel momento in cui mandò a morire l’amico Uria per sposare la moglie di quest’ultimo, Betsabea. Davide fu chiamato da Dio mentre pascolava il gregge del padre e fu scelto come re d’Israele. Il Signore gli promise che dalla sua discendenza sarebbe sorto il Messia. Per questo nel corso della sua esistenza scrisse molti salmi nei quali alimentava presso gli Ebrei l’attesa per l’arrivo del Messia. Anche per questo è protettore dei poeti. Il suo precedente peccato, sebbene molto grave, lo scontò con una vita intera di penitenza. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
RE D’ISRAELE, PASTORE E UOMO VITTIMA DELLE SUE PASSIONI
La Chiesa cattolica celebra oggi San Davide, il Re d’Israele, il Pastore, il Santo, ma anche l’uomo. Una definizione, quest’ultima, da intendere nell’accezione di persona “finita” e imperfetta, colpevole di peccati che ne determinano la sua natura. E’ lui stesso, vittima e carnefice delle sue passioni, ad ammettere: “Ecco, nell’iniquità sono stato generato e nei peccati mi generò mia madre”. Peccati che sono personificati da una donna: Bersabea. E’ il di lei marito, l’eroico Uria, che Davide manda ingiustamente a morte. Una scelta iniqua, che lui sente di aver commesso contro il Signore: “Contro di te solo ho peccato E ho fatto ciò che è male ai tuoi occhi”. Per questo è a lui che chiede perdono piangendo:”Abbi pietà di me, Signore Secondo la tua misericordia. Con la tua grande clemenza togli i peccati miei Lava le mie iniquità. Dal mio peccato mondami Riconosco il mio delitto. Il mio peccato è dinanzi a me”. Il frutto del peccato, il figlio illegittimo, muore. Quasi una punizione divina, che Davide tra mille sofferenze riesce ad accettare:”Tu sei giustificato nella tua clemenza E inattaccabile è il tuo giudizio”. (agg. di Dario D’Angelo)
SAN DAVIDE, OGGI 29 DICEMBRE
La Chiesa ricorda quest’oggi, 29 dicembre, San Davide. Una figura molto importante quella del santo celebrato in queste ore, re d’Israele, profeta, figlio di Iesse il Betlemita, e colui che trasportò l’arca dell’alleanza presso la città di Gerusalemme. Davide vuol dire diletto in ebraico, ed è vissuto nel periodo che va dal 1040 avanti cristo, al 970 a.C. Circa. E’ un personaggio, che come ricorda il sito dei Papaboys, fa parte dell’Antico Testamento, e le sue vicende vengono narrate nel primo e secondo libro di Samuele, nonché nel primo libro dei re. In base a quanto emerge si tratta di una figura quasi dalla doppia faccia, dotata di grande crudeltà ma anche di generosità, spregiudicata dal punto di vista politico e umano, e in grado di riconoscere i propri limiti.L’episodio biblico senza dubbio più famoso è senza dubbio quello dello scontro fra Davide e il gigante Golia, un fatto che è entrato poi nell’immaginario generale e citato ogni qual volta due realtà differenti si “sfidano” (soprattutto nello sport).
SAN DAVIDE OGGI 29 DICEMBRE: LA CONQUISTA D’ISRAELE E I SUOI ULTIMI GIORNI
Davide riuscì ad avere la meglio su Golia lanciandogli un sasso con una fionda, e decapitandolo con una spada. Una vittoria che lo rese popolare fra gli ebrei, e che gli permise di conoscere Gionata, figlio del re Saul, nonché di sposare Micol, la figlia dello stesso re. Dopo che Saul si ingelosì di Davide, questi fu costretto a fuggire, per poi tornare dopo la morte del successore di Saul e venire incoronato re d’Israele. In quel periodo conquistò Gerusalemme, fece crescere la città, e preparò la costruzione del tempio per l’arca dell’alleanza. Negli ultimi anni di vita, chiamò vicino suo figlio Salomone (che diventerà poi suo erede al trono) e gli disse: “Mio caro, cammina nelle vie del Signore, osserva i suoi comandamenti ed egli ti concederà un felice successo nelle tue imprese”. Secondo la Chiesa, Davide è molto importante in quanto dalla sua discendenza è nato Gesù Cristo.