Stando al Martirologio Romano, la giornata del 23 maggio, è dedicata al culto di San Desiderio. Il culto di questo Santo è molto diffuso in Germania, Svizzera, Italia e, ovviamente, in Francia. San Desiderio è il patrono di Lagres e molte chiese locali sono a lui dedicata. La sua tomba si trova in un priorato benedettino al centro della città francese. La città di Langres lo ricorda però in un’altra data, per la precisione il 19 gennaio, giorno in cui le sue reliquie furono traslate nel 1315.
Dal 1354 esiste una confraternita a lui dedicata a cui sono iscritti anche principi e re. Desiderio, come Santo, è invocato come protettore nei parti difficili e come testimone della verità dei giuramenti. Secondo una leggenda molto popolare, dopo che fu decapitato, il santo vescovo, come altri cefalofori rientranti nella tradizione cristiana, raccolse la sua testa e fece ritorno in città attraverso una fenditura nella rocca che era stata creata per farlo passare. L’apertura in questione esiste ancora e viene ancora associata all’episodio del martirio.
San Desiderio, la vita del Beato
San Desiderio visse nel IV secolo. Sant’Atanasio ne documentò l’opera e lo indicò anche una delle importanti figure cristiane partecipanti e sottoscrittrice del Concilio di Sardica nel 343. Il nome di Desiderio appare anche in quelli che sono gli atti del successivo pseudo-concilio di Colonia del 346. Come è stato confermato da Antonio Borrelli, San Desiderio era nato nei dintorni di Genova. In vita ha rivestito il terzo posto in quella che è la lista dei vescovi francesi della città di Langres. Fu Varnacario, un chierico di Langres, a scrivere all’inizio del VII secolo il racconto del martirio di San Desiderio. Varnacario per documentare la vita del Santo si basò per gran parte sulle tradizioni locali, secondo cui il Vescovo di origini genovesi fu decapitato in seguito all’’invasione dei Vandali capeggiati da Croco.
Tutto ciò potrebbe però essere un errore storico. La località di Langres subì sì diverse invasioni barbariche, ma quella compiuta dagli Alemanni guidati proprio da (298-307) non corrisponde alle date storiche del vescovato di Desiderio nella sede episcopale francese. Molto probabilmente l’invasione che portò alla morte del vescovo genovese fu invece quella effettuata dai Germani negli anni che vanno dal 355-357 e che poi respinta dall’imperatore Giuliano l’Apostata.