L’8 agosto si celebra San Domenico di Guzman, presbitero di origini spagnole e fondatore dell’ordine dei Frati Predicatori Domenicani, canonizzato il 13 luglio 1234 da Papa Gregorio IX nella cattedrale reatina di Santa Maria Assunta.
San Domenico di Guzman: una vita all’insegna della povertà e dell’evangelizzazione
Nato nel 1170 a Caleruega, borgo montano spagnolo di area castigliana, studiò teologia a Palencia, dove conobbe da vicino il “morso” della fame, della carestia e delle guerre. Per aiutare i poveri si spogliò dei suoi averi vendendo oggetti e pergamene per realizzare un fondo a sostegno dei più indigenti.
A 24 anni, finiti gli studi, fu ordinato sacerdote nella cattedrale di Osma, il cui Vescovo lo volle come accompagnatore nelle sue missioni diplomatiche, a partire da quella in Danimarca su incarico del re di Castiglia Alfonso VIII.
Nel corso di questi viaggi Domenico maturò la sua vocazione di evangelizzatore dei pagani che lo portò a mischiarsi con i catari ed altri eretici ai quali portò la parola di Dio con entusiasmo e verve persuasiva.
Grazie alla sua opera di instancabile predicatore, negli anni Domenico riuscì a stabilizzare la propria missione evangelizzatrice fino a ottenere nel 1215 da Papa Onorio il riconoscimento ufficiale dell’Ordine dei Frati Predicatori, meglio conosciuti come Domenicani, da lui fondato a Tolosa.
La morte a Bologna di San Domenico di Guzman e il Patronato della città
Morì sfinito dalle fatiche della sua intensa missione apostolica il 6 agosto 1221 a Bologna, città dove si trovava a presiedere i capitoli generali per la redazione dello statuto del neonato Ordine e di cui tuttora è compatrono. I suoi resti sono conservati proprio nella basilica bolognese a lui dedicata all’interno di un’arca marmorea che catalizza l’interesse di fedeli e pellegrini.
La figura mistica di San Domenico di Guzman è avvolta da una fitta rete di simboli, dal giglio al rosario, incluso l’abito domenicano contraddistinto dal saio bianco con la cappa nera.
“Tenero come una mamma, forte come un diamante”, così il religioso, giornalista e politico francese Lacordaire ha definito questo grande maestro di vita e di umiltà.
I festeggiamenti in onore di San Domenico di Guzman
San Domenico di Guzman è omaggiato con solenni celebrazioni in tre città di cui è Patrono o compatrono: Augusta, Santo Domingo e Bologna. Augusta lo festeggia il 24 maggio secondo una leggenda che lo vede liberatore dall’invasione turca nel 1594: il santo sarebbe apparso su un destriero bianco all’esercito ottomano mettendolo in fuga con la minaccia della sua spada.
San Domenico è patrono anche di Santo Domingo che lo festeggia il 10 maggio con una serie di celebrazioni note sotto il nome de “I giri del Santo”, un particolare rito che vede in prima fila le donne locali. La festa inizia alla vigilia con una messa serale presso l’eremo del santo per culminare l’indomani nella benedizione delle palme e nella “Processione della ruota” ispirata ai miracoli del santo. Bologna, invece, celebra il compatrono San Domenico il 4 giugno nella basilica in cui è sepolto con un’omelia in suo onore.
Da Augusta a Santo Domingo, sulle orme di San Domenico di Guzman
Augusta e Santo Domingo sono devote al patrono San Domenico di Guzman. La città siracusana è una meta turistica e portuale fondata da Federico II di Svevia nel XIV secolo, che sfoggia l’imponente castello svevo, la cattedrale barocca di Santa Maria Assunta e le rovine di Megara Hyblaea. Santo Domingo propone attrattive e spiagge da sogno che catalizzano il turismo internazionale. Si segnala la presenza di due musei e della cattedrale di Santo Domingo, la più antica del sud America.
Gli altri Santi del giorno
L’8 agosto si celebrano anche Sant’Altmann di Passavia, Sant’Emiliano di Cizico, Santa Bonifacia Rodriguez Castro e il Beato Guglielmo da Castellammare di Stabia.