San Filippo Neri si celebra nel giorno del 26 maggio. Nato a Firenze il 21 luglio del 1515 è stato uno straordinario uomo di chiesa, educatore ed attivista. Era ancora giovanissimo quando decise di sentire la propria vocazione evangelica ed in particolar modo di abbandonare la propria famiglia e l’amata città di Firenze per recarsi a Roma che in quel momento storico era un centro alle prese con corruzioni e criminali di ogni genere. Per questo suo intendimento spesso e volentieri San Filippo Neri viene anche ricordato come il secondo apostolo di Roma, dopo San Pietro. Filippo nacque in una famiglia benestante in quanto suo padre era un notaio ed aveva due fratelli. A soli 5 anni Filippo dovette sopportare la tremenda tragedia di perdere l’amata madre ma dopo poco tempo il padre decise di convolare a seconde nozze. Per quanto riguarda la sua educazione, Filippo dopo i primi anni vissuti all’interno della famiglia fu prima seguito da un uomo di nome Clemente e quindi si formò all’interno del Convento di San Marco Evangelista presente sul territorio della stessa città di Firenze che all’epoca era un po’ il centro del mondo e soprattutto del Rinascimento. Dopo questo percorso decise di consacrare la sua vita al Signore ed in particolare lasciò Firenze per andare a Roma e rappresentare un supporto molto importante per tutti i bambini e ragazzi che stando per strada avevano enorme probabilità di diventare criminali o quanto meno persone corrotte. Da sottolineare che prima dell’arrivo a Roma, si fermò per un po’ di tempo presso un suo zio a Cassino ed è proprio in questo periodo che si rese conto del vero senso della sua esistenza tant’è che decise di costruire nella vicina Gaeta una piccola cappella nella roccia in una posizione a picco sullo splendido mar Tirreno. Il suo arrivo a Roma avvenne nell’anno 1534 nelle vesti di semplice pellegrino ma la sua permanenza nella città eterna avvenne soprattutto perché venne scelto per occuparsi dell’educazione e dell’istruzione dei figli di quello che all’epoca era il capo della Dogana Pontificia. Si faceva pagare con semplice grano e viveva in una minuta stanza. Al tempo stesso dava aiuto a quanti ne necessitavano, frequentava dei corsi di filosofia presso la Sapienza e presta opera di carità presso l’ospedale di San Giacomo.
San Filippo Neri, un evento mistico 50 giorni dopo Pasqua
Secondo quanto tramandato di generazione in generazione, nel giorno della Pentecoste e quindi 50 giorni dopo la Pasqua nell’anno 1544, San Filippo Neri, che si trovava in un momento di profonda preghiera nei pressi delle Catacombe d san Sebastiano, fu preda di un evento mistico con conseguenze fisiche che peraltro trovarono riscontro anche nelle analisi effettuate dai medici una volta sopraggiunta la morte alcuni anni più tardi ed ossia incredibilmente il suo cuore ed anche le sue costole aumentarono la loro grandezza. Un evento miracoloso che lo stesso santo ebbe modo di spiegare come conseguenza dell’effusione dello Spirito Santo. Dopo questo evento divenne eremita dando comunque aiuto ai bisognosi e 35 anni di età decide di diventare sacerdote. Divenne molto apprezzato e famoso in tutta la città per come svolgeva la confessione. Tra i tanti miracoli che gli sono stati attribuiti c’è anche quello di Paolo Massimo, un ragazzo di soli 14 anni che frequentava il suo oratorio. Il ragazzo morì e quando San Filippo gli parlò, questi si svegliò dalla morte per assicurargli che voleva volare in cielo con gioia per riabbracciare le proprie persone care. San Filippo Neri è morto il 26 maggio del 1595.
Gli altri Beati di oggi
Nel giorno del 26 maggio si ricordano oltre a San Filippo Neri anche Sant’Euleterio che è diventato papa, Santa Felicissima martire, San Prisco, la passione di San Desiderio che è stato un vescovo, il beato Francesco Patrizi, il beato Andrea Franchi peraltro vescovo della città di Pistoia e Santa Maria Anna di Gesù de Paredes ma anche san Pietro Sans i Jorda e san Andrea Kaggwa insieme a san Ponziano Ngondwe.