San Francesco Saverio si celebra nella giornata del 3 dicembre un Beato fondamentale in ambiti di evangelizzazione cattolica in Asia, , sacerdote gesuita, missionario in diversi paesi dell’Asia tra i quali ricordiamo India e Cina. Le sue origini sono Navarre, quindi iberiche; il nome di battesimo del santo era Francisco de Jasso Azpilicueta Atondo y Aznares de Javier, un nobile figlio dell’aristocrazia navarra nato nella religiosa città di Javier. La famiglia di Francisco de Jasso decadde in seguito ai moti indipendentisti degli autonomisti navarrini: Ferdinando II, detto “Il Cattolico”, confiscò tutti i beni della famiglia, motivo per il quale il giovane Francisco emigrò in Francia per iniziare un percorso religioso in ambiti teologici, diplomandosi con grandi lodi presso la prestigiosa università parigina della Sorbona. Compagno di corso e grande amico di Francisco fu Ignazio Di Loyola (i due amici furono canonizzati nello stesso giorno da Papa Gregorio XV il 12 marzo 1622) e la coppia di giovani teologi, assieme al compagno di studi Pierre Favre diede vita alla Chiesa di Gesù, il nucleo fondatore della Chiesa Gesuita attribuita, come membro iniziatico e fondante, proprio Ignazio Di Loyola.
Il percorso dei giovani gesuiti si spostò, supportati e finanziati da Papa Paolo III, da Parigi a Roma nel quale, in nome della fedeltà e dell’affetto nei confronti del Pontefice, alla regola che prevedeva tre voti tradizionali (obbedienza, castità e povertà), aggiunsero anche un quarto voto di devozione al Papa. Iniziava così un percorso profondo come missionari della parola di Gesù nel 1537 e solamente tre anni più tardi Giovanni III del Portogallo chiese a Papa Paolo III un piccolo nucleo di missionari evangelizzatori da inviare nelle allora colonie portoghesi asiatiche, in particolare nelle Indie portoghesi. Ignazio Di Loyola colse lo spirito evangelico votato alla divulgazione dei vangeli di Francisco e suggerì lui stesso l’amico per questa missione.
Francisco ora sacerdote comandato dal Papa, salpò quindi per l’India, nello specifico da Lisbona, luogo di partenza verso le colonie, Francisco navigò sino all’attuale stato di Goa, piccolo staterello centrale dell’India occidentale. In quella contingenza Padre Francisco gettò basi cristiane importanti, ben accolto anche dai credenti induisti che non ostacolarono la sua predica. Dall’India il missionario gesuita si spostò prima in Malacca, nella Malaysia continentale, in seguito, su richiesta di alcuni cattolici giapponesi, arrivò alla città di Kagoshima nell’omonima prefettura del paese del Sol Levante. La sua ultima tappa fu nell’allora colonia portoghese di Taiwan, oggi tornata sotto i domini governativi della Cina Popolare, e proprio nella città di Sancian si spense per poi essere sepolto nella chiesa oggi chiamata del “Bom Jesus” in Goa. Una sua reliquia, nella fattispecie un braccio, fu inviata al Papa a Roma per essere custodita ancora oggi nella Chiesa del Santissimo Nome di Gesù.
San Francesco Saverio, il patrono di…
San Francesco Saverio è patrono, per scelta ecumenica, non solo di singole città ma di interi Stati come Australia, Cina, Giappone, India, Nuova Zelanda. In Italia il comune partenopeo di Sant’Anastasia, di cui il santo è patrono, celebra ogni anno un momento di intensa liturgia in suo onore, una festa nella quale le Sante Messe ricordano questo profondo evangelizzatore della parola di Cristo per poi divenire occasione di celebrazione collettiva con le fiaccolate in Via Roma e il concerto della banda Musicale Adolfo Fedi. Anche il piccolo comune di Sorbo San Basile in Calabria dedica al Santo una sagra locale.
Gli altri Beati di oggi
Oltre a San Francesco Saverio si celebrano oggi anche altri Santi: Sant’Ilaria Martire; San Birino di Dorchester Vescovo; San Lucio di Coira Vescovo e Martire.