Le celebrazioni di San Gennaro hanno certamente risentito dell’emergenza coronavirus, ma il miracolo è avvenuto lo stesso. Le misure di sicurezza hanno impedito la formazione della classica folla e anche il sindaco Luigi De Magistris ha rimarcato questo aspetto: «È triste vedere il Duomo così, ma va già meglio rispetto a maggio quando era completamente vuoto». Il primo cittadino ha poi aggiunto, come riporta Il Mattino: «Adesso è comunque triste ma qualche persona in più si vede dentro e fuori. Non sappiamo quando questo periodo finirà, è molto triste non potessi abbracciare ricordo la calca fino a farti mancare il respiro, ma è meglio quella mancanza del respiro che la mancanza del respiro tenendo la mascherina addosso». E De Magistris ha aggiunto: «Manca molto il rapporto umano, si vede dal volto delle persone comincia ad essere lungo il periodo di astenia dai comportamenti che per noi napoletani soprattutto sono necessari». (Aggiornamento di MB)



MIRACOLO DI SAN GENNARO, IL SANGUE SI É LIQUEFATTO

Il miracolo di San Gennaro si è ripetuto anche oggi a Napoli, nella tradizionale giornata della liquefazione del sangue. L’annuncio è avvenuto di preciso alle ore 10:02 di stamattina, in un Duomo che, per la prima volta nella storia, è apparso decisamente spoglio causa le misure di restrizione per il coronavirus. Il sangue si era già sciolto prima che l’ampolla venisse presa dalla teca e l’evento è stato annunciato come da copione dal cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, che si è rivolto così ai fedeli presenti in chiesa: “Con gioia e commozione – le sue parole riportate dai colleghi di RaiNews24.it – il sangue del nostro santo patrono è sciolto”. Inutile sottolineare come il miracolo del sangue venga visto di buon auspicio per la città di Napoli e tutta la Campania; di contro, se il miracolo non dovesse compiersi, si preannunciano giorni di guai da quelle parti d’Italia. La liquefazione è una tradizione che avviene tre volte l’anno, a cominciare dal sabato che precede la prima domenica di maggio, quindi a settembre, nel giorno di San Gennaro (la celebrazione più sentita), e infine a dicembre.



SAN GENNARO FA IL MIRACOLO: GRANDI EVENTI A NAPOLI

“Il nostro cuore – ha aggiunto ancora il cardinale – è pieno di gratitudine per il nostro Padre, che ci è vicini e ci accompagna in questo tempo così terribile di coronavirus. La sua misericordia è senza fine perché laddove c’è un solo uomo che soffre Dio è con lui”. All’interno del Duomo di Napoli sono state fatte entrare solamente 200 persone, mentre 100 si trovavano nella basilica di Santa Restituta, situata nello stesso Duomo, con l’aggiunta di 300 sul sagrato, con le sedie che sono state posizionate con apposito distanziamento. Permesso l’accesso al Duomo anche alle cosiddette “parenti” di San Gennaro, un gruppo di fedeli che intona ogni anno le preghiere per fare in modo che avvenga il miracolo. Numerosi gli eventi in città a corredo del prodigio, come ad esempio le luminarie in centro, il concerto del conservatorio, previsto il prossimo 23 settembre, e il concerto di canzone classiche napoletane di oggi.

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