Il 19 settembre di ogni anno la Chiesa Cattolica celebra San Gennaro, Patrono principale della città di Napoli, vescovo e martire cristiano.
La storia e il culto di San Gennaro sono legati a doppio filo con la splendida città partenopea, una devozione che ha origini antichissime e che è possibile percepire in modo tangibile percorrendo le strade più antiche della città.
Secondo la tradizione, infatti, sarebbe stato proprio San Gennaro ad arrestare la tremenda eruzione del Vesuvio nel 1631, miracolo avvenuto durante la processione delle sue reliquie di fronte al temibile vulcano.



La vita di San Gennaro: tra realtà e leggenda

Della vita di San Gennaro si hanno ben poche notizie storiche. Sarebbe vissuto intorno al III secolo (secondo alcune fonti sarebbe nato più precisamente il 21 aprile 272), anche se non è mai stato definito se fosse nato a Napoli oppure a Benevento.
San Gennaro fu una figura religiosa che si distinse per la sua attività apostolica e per la sua profonda devozione, doti che lo portarono ad essere nominato Vescovo di Benevento.



Il periodo in cui visse San Gennaro fu particolarmente difficile per i cristiani, in particolare l’Imperatore Diocleziano proprio in quegli anni promosse un’intensa persecuzione nei loro confronti, uccidendo migliaia di fedeli.
Anche San Gennaro fu una delle vittime di tale violenza: durante una visita alla comunità cristiana di Pozzuoli, in cui avrebbe dovuto incontrare l’amico e diacono Sossio, quest’ultimo fu arrestato dal governatore della Campania Dragonzio.
Saputa la notizia, il Santo andò a trovare il prigioniero, tentando in ogni modo di mediare per ottenere la sua liberazione, ma ottenne esattamente il risultato contrario, ovvero si rifiutò di rinnegare il suo credo venendo a sua volta arrestato e condannato a morte per decapitazione.



Le reliquie di San Gennaro e il miracolo del sangue liquefatto

Per quanto riguarda le reliquie del Santo, dopo una serie di vicissitudini in seguito ad una terribile epidemia di peste che colpì Napoli nel 1526, venne costruita una cappella nel duomo della città in onore di San Gennaro e da allora sono custodite in questo luogo.
Sono tantissimi i miracoli legati alla figura di San Gennaro, in particolare uno dei più attesi è sicuramente quello della liquefazione del suo sangue, evento avvenuto per la prima volta durante il regno di Costantino I.

Ad oggi sono presenti due ampolle che custodiscono il suo sangue, protette durante l’anno in una cassaforte di sicurezza presente nella Cappella del Tesoro di San Gennaro.
Questo miracolo è atteso dai fedeli 3 volte all’anno: la prima settimana di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre.

Le celebrazioni a Napoli per San Gennaro

Il 19 settembre Napoli si ferma per venerare il proprio Patrono, con una serie di solenni celebrazioni, eventi musicali e gastronomici che colorano una delle città considerate più belle al mondo, con i suoi splendidi monumenti, come il Castel dell’Ovo, il Palazzo Reale e la Certosa di San Martino, e il romantico litorale da cui è possibile ammirare in lontananza le isole di Ischia e Procida.

Gli altri Santi del giorno

Il 19 settembre la Chiesa Cattolica celebra anche: San Mariano di Evaux, Eremita; San Carlo Hyon Song-mun, Martire; Sant’Arnolfo di Gap, Vescovo; Sant’Abbone (o Goerico) di Metz, Vescovo; Sant’Eustochio di Tours, Vescovo; San Teodoro di Canterbury, Vescovo; Santa Pomposa di Cordova, Martire; Sant’Emilia Maria Guglielma de Rodat, Vergine; San Lamberto di Frisinga, Vescovo; Santa Maria de Cervellon, Vergine; San Ciriaco di Buonvicino, Abate; Sant’Alfonso de Orozco, Sacerdote agostiniano; San Sequano, Abate; Beata Francesca Cuallado Baixauli, Vergine e martire.