La giornata del 5 aprile è quella che la chiesa cattolica dedica a San Gerardo. In particolare, si tratta di Geraldo di Sauve-Majeure, da non confondere con tutti gli altri Santi omonimi che sono presenti nel calendario cattolico. È stato proclamato Santo per volere di papa Celestino III nel lontano 1197. Le sue spoglie hanno subito diverse vicissitudini subito dopo la sua sepoltura. Inizialmente, infatti, viene deciso di conservare il corpo all’interno di una delle abbazie più importanti della cristianità francese ma lo scoppio della rivoluzione, nel 1799, mette a rischio la sua conservazione poiché i rivoluzionari prendono di mira proprio i simboli sacri. Per fortuna, però, alcuni fedeli riescono a portarla via dalla chiesa durante un saccheggio e, al termine dei disordini, le spoglie di San Gerardo trovano posto nella chiesa di La Sauve, parrocchiale ma proprio per questo più piccola e sicura.
San Gerardo, la vita del Beato
San Gerardo nasce a Corbie, probabilmente nel 1025 ma su questa data non vi è assoluta certezza. I genitori decidono di offrirlo, nel senso letterale del termine, all’abbazia della medesima località e qui viene educato e cresce nella fede cattolica. Poiché si dimostra fin da subito una persona molto competente e sveglia, arriva a ricoprire all’interno dell’abbazia il ruolo di cellerario e proprio per via di tale incarico segue l’abate Folco in una serie di pellegrinaggi religiosi, prima sul Gargano e poi a Roma, dove incontra papa Leone IX e ha anche l’onore di essere nominato sacerdote proprio da lui. Durante questo soggiorno romano, la chiesa di Corbie prende fuoco e viene distrutta in un tremendo incendio. Al suo ritorno, quindi, a Gerardo viene affidato il compito di provvedere alla sua ricostruzione, che termina nel 1052. Trascorrono alcuni anni e nel 1070 fa un pellegrinaggio in Terra Santa.
Al suo ritorno, nel 1073, viene eletto abate di San Vincenzo a Laon ma il compito si rivela ben oltre le sue capacità a causa della corruzione che regna in quella zona. Così Gerardo, seguito da alcuni suoi seguaci, accetta un’offerta che gli proviene da Guglielmo, duca di Aquitania, che gli offre in omaggio dei suoi terreni sui quali consente al religioso di fondare un monastero. Gerardo sceglie in particolare la località di Sauve-Majeure, dove realizza un monastero che dedica non solo alla Vergine Maria ma anche a San Simone e a San Giuda. Il monastero ebbe vita prospera ben oltre le sue aspettative tanto che in breve tempo Gerardo si trovò alla guida di una congregazione che radunava dieci monasteri di dimensioni più piccole. Nel 1095, però, anche provato dal duro lavoro degli ultimi anni, Gerardo muore proprio a Sauve-Majeure, nella notte del 5 aprile. Il suo corpo viene seppellito all’interno della abbazia di Notre-Dame.
Gli altri Beati di oggi
Lo stesso giorno la chiesa cattolica celebra anche la memoria di altri beati e santi fra i quali Sant’Alberto da Montecorvino, Santa Caterina Thomas, Santa Irene da Salonicco, Santa Giuliana e Santa Ferbuta, San Vincenzo Ferrer e i Santi Martiri di Persia.