Il 28 novembre di ogni anno, la Chiesa celebra San Giacomo della Marca, un sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti, canonizzato da Papa Benedetto XIII nel 1726. Fu un fervente oppositore dell’usura e ideò, per combattere questa piaga, i Monti di Pietà, ancora oggi attivi, dove i poveri possono impegnare i loro averi a tassi equi.



La vita di San Giacomo della Marca: un instancabile e ingegnoso frate

Giacomo nacque a Monteprandone, un piccolo paese delle Marche, nel 1393. Frequentò la facoltà di legge presso l’Università di Perugia e praticò la professione di giudice e notaio a Firenze. Fu in questo periodo che fece amicizia con alcuni francescani e, sentendo la vocazione religiosa, decise di lasciare l’avvocatura per entrare nell’Ordine dei Frati Minori nel 1416.



Nel 1430 decise di fondare con San Bernardino da Siena il Santuario di Maria Santissima del Lattani a Roccamonfina, inoltre si operò per portare la pace nei luoghi che visitava: riuscì a fare stipulare una storica pace tra le città di Fermo e Ascoli, nemiche da innumerevole tempo.

Durante la sua vita fondò numerosi conventi in tutta Europa, predicando la parola di Dio anche nei luoghi più remoti. Nonostante tutti i suoi faticosi impegni contribuì alla fondazione di basiliche, biblioteche, pozzi e cisterne pubbliche, inoltre scrisse ben 18 libri. Giacomo della Marca morì il 28 novembre 1476 nella città di Napoli, il suo corpo fu sepolto dapprima nella Chiesa di Santa Maria la Nova e, in seguito, traslato nel santuario di Santa Maria delle Grazie fondato proprio da lui a Monteprandone.



Fu Papa Urbano VIII a beatificarlo nel 1624, mentre Papa Benedetto XIII lo proclamò santo nel 1726.

Il culto e i patronati di San Giacomo della Marca

San Giacomo della Marca è molto amato in tutta Italia, in particolare è uno tra i 53 patroni della città di Napoli, co-patrono di Mantova e patrono della cittadina di Monteprandone in cui è nato.

Quest’ultimo è un comune italiano di poco più di 12 mila abitanti in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche. Questa città si trova nei pressi dell’entroterra di San Benedetto del Tronto, a pochi chilometri dal mare Adriatico.
Secondo la tradizione il castello fu edificato nel IX secolo da uno dei cavalieri di Carlo Magno che si chiamava Brandone o Prandone, da qui il nome del paese. Tra i luoghi d’interesse è impossibile non citare la Chiesa di San Nicola di Bari, detta anche di San Niccolò, risalente ai primi secoli del cristianesimo, testimonianza del forte legame esistente da sempre tra il territorio e la comunità cristiana. All’interno dell’edificio è possibile ammirare un magnifico crocifisso in legno del ‘300 e un organo a canne reali, uno dei primi esempi di cassa ligne ad uno scomparto.

Ogni anno, il 28 novembre, gli abitanti del luogo celebrano la figura del loro Santo Patrono con una festa che coinvolge non solo tutta la cittadina ma anche i vari comuni limitrofi della provincia. Inoltre da qualche anno è nato, per iniziativa del Comune di Monteprandone, il progetto culturale “La Rete delle Città di San Giacomo della Marca”, che unisce tutti i comuni, italiani e esteri, in cui è stata accerta nel corso del tempo la presenza di San Giacomo della Marca durante la sua vita terrena.

Oltre alle diverse celebrazioni religiose e messe solenni previste in questa giornata, la cittadina si colora di stand gastronomici che presentano i piatti della tradizione e numerose proposte culturali di vario genere, da quelle musicali a quelle artistiche, che ne rallegrano le strade e divertono tutte le persone presenti.

Gli altri Santi del giorno

Il 28 novembre la Chiesa venera anche San Rufo, martire; Santo Stefano il Giovane, monaco orientale e martire; Beati Giovanni Gesù Adradas Gonzalo e 14 compagni, religiosi e martiri e Sant’ Irenarco, martire.