San Giacomo il Maggiore si celebra il 25 luglio come ogni anno. Il Beato è diventato il patrono della Galizia e poi dell’intera Spagna, oltre ad essere il patrono di numerosissimi comuni italiani tra cui Pistoia, Altopascio, Massarosa, Langhirano, Orosei e Caltagirone. Proprio in quest’ultimo comune la festa patronale è molto sentita, tanto da essere una delle feste religiose piu importanti del catanese. Il programma della manifestazione si è arricchito di anno in anno e, attualmente, i festeggiamenti occupano più giorni consecutivi.
Si inizia la sera del 23 luglio con la Serata alla villa, un concerto bandistico seguito da un imponente spettacolo pirotecnico. Nelle sere del 24 e 25 luglio si svolge invece il corteo del Senato Civico, in sfarzosi costumi del Seicento, che accompagna le autorità civili ai riti religiosi. Nelle stesse serate vengono illuminati, con lampade a olio multicolore, i 142 gradini che compongono l’imponente scalinata di Santa Maria del Monte. A queste tradizioni antiche vengono infine affiancate mostre d’arte, eventi musicali e spettacoli folcloristici. Oltre a San Giacomo il 25 luglio si ricordano San Cristoforo, San Iacopo e Santa Valentina.
San Giacomo il Maggiore, la sua vita
Giacomo di Zebedeo, detto anche San Giacomo il Maggiore fu uno dei primi apostoli scelti da Gesù all’inizio della sua vita pubblica, subito dopo aver ricevuto il Battesimo da Giovanni Battista. Non si conosce la sua data di nascita ma sappiamo che è morto a Gerusalemme nell’anno 44. È stato soprannominato il Maggiore per distinguerlo da un altro apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo, che viene invece detto Minore. Giacomo fu chiamato da Gesù, con la celebre frase che lo ha invitato a diventare pescatore di uomini, mentre si trovava sulle rive del lago di Tiberiade ed era intento a sistemare le reti da pesca insieme al fratello Giovanni. Fu anche uno dei tre apostoli, insieme a Pietro e Giovanni, ad assistere alla trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor. Non ci sono fonti dirette a cui attingere per conoscere a fondo la vita e le opere di San Giacomo, gli unici riferimenti si trovano nel Nuovo Testamento, in particolare nei quattro Vangeli Canonici e negli Atti degli Apostoli. Si suppone che sia nato a Betsaida da Zebedeo e Salomè e che la sua famiglia fosse sufficientemente benestante poichè traeva sostentamento da una fiorente attività di pesca.
I Vangeli lo descrivono come uno degli apostoli più cari a Gesù: era presente infatti, oltre alla già citata trasfigurazione, anche alla resurrezione della figlia di Giairo e nell’ultima notte nell’orto del Getsemani, prima della cattura e della crocifissione: tre momenti fondamentali della vita terrena di nostro Signore.
Si suppone che Giacomo, dopo la morte di Gesù, si sia recato in Spagna a diffondere e predicare il Vangelo e che poi sia ritornato in Giudea dove, all’inizio degli anni 40 del I secolo d.C., Erode Agrippa iniziò a perseguitare alcuni membri della chiesa e fece uccidere, tra gli altri, sia Giacomo che suo fratello Giovanni. Giacomo diventa così il primo apostolo martire della Chiesa. La leggenda narra che dopo la decapitazione il suo corpo fu trafugato dai suoi discepoli e sepolto in Galizia in un luogo che venne poi denominato campus stellae. Questo nome significa campo della stella e da esso deriva l’attuale denominazione della città di Santiago di Compostela. La tomba di san Giacomo, a cui sono stati attribuiti numerosi miracoli, divenne già nel medioevo meta di devozione e pellegrinaggio. Al Santo venne quindi cambiato il nome da Giacomo a Santiago e nel 1075 fu iniziata la costruzione della basilica a lui dedicata, oggi destinazione finale del Cammino di Santiago percorso ogni anno da migliaia di pellegrini.