San Giovanni Apostolo si celebra come ogni anno il 27 dicembre. Viene considerato il protettore di scrittori, editori e teologi che si affidano a lui nelle loro preghiere e chiedono la sua intercessione per ottenere delle grazie. La sua memoria viene celebrata con cerimonie liturgiche solenni volti ad evocare e diffondere la sua storia ed il suo messaggio di grande fede e tenacia. Viene considerato patrono di San Giovanni la Punta, Sansepolcro, Teverola, Montelupo, Fiorentino, Montale, Gavirate, Galbiate, Gavirate, Mariglianella e tanti altri comuni del nostro paese.



Il 27 Dicembre di ogni anno quando si respira ancora l’aria del Santo Natale vengono celebrate le messe in suo onore e si da via ai festeggiamenti che offrono ai residenti e agli stranieri di respirare un’aria speciale e ricca di tradizioni. Questo Santo viene molto ricercato dai fedeli per la sua grande vicinanza a Cristo e per la sua infinita fedeltà ad un compagno di viaggio davvero unico. In questo giorno si festeggiano anche la Beata Vergine della medaglia miracolosa, Sant’Apollinare di Montecassino m, Santa Bililde, Santi Facondo e Primitivo, San Fergus il Pitto e San Giacomo l’interciso.



San Giovanni Apostolo, la vita

San Giovanni Apostolo era figlio di Zebedeo e di Salome visse la sua infanzia sulle rive del lago di Tiberiade per poi divenire discepolo di Giovanni Battista. Era il primo ed il più giovane degli apostoli che fu testimone della trasfigurazione e presente all’ultima cena di Gesù. Si tratta anche dell’unico che rimase sotto la croce affianco a Maria mentre il Cristo moriva tra le torture e le sofferenze. Diede vita al quarto Vangelo chiamato spirituale proprio per la lunga convivenza dell’apostolo con Gesù e quindi portatrice del suo grande mistero. In seguito alla resurrezione di Cristo si unì a Pietro nell’opera di edificazione e diffusione della Chiesa e del Vangelo.



Più volte si ritrovò ad essere perseguitato nella sua opera di predicazione ma non si arrese mai e continuò con fede la sua missione. Domiziano lo fece addirittura immergere in una caldaia di olio bollente dal quale però Giovanni riuscì a salvarsi senza conseguenze. Per questa ragione fu mandato in esilio nell’isola di Patmos insieme a Maria ed oggi in questo luogo sono state probabilmente ritrovate le rovine della casa in cui visse. Morì ad Efeso dove riuscì a recarsi dopo la morte di Domiziano e si narra che avesse ormai oltre cent’anni di vita.

Video, la storia di San Giovanni Apostolo