Il 13 settembre di ogni anno, la Chiesa celebra la figura di San Giovanni Crisostomo, vescovo e teologo greco antico.
Giovanni fu nominato arcivescovo di Costantinopoli ed è ricordato tra i 36 Dottori della Chiesa Cattolica; viene ricordato per la sua particolare eloquenza e per le straordinarie doti oratorie, che gli fecero guadagnare l’epiteto di Crisostomo, che significa “bocca d’oro”. Perseguitato dai nemici ariani, fu più volte esiliato, ma richiamato sempre per le sue grandi qualità di oratore e per le sue azioni concrete, come la costruzione di ospedali.



La vita di San Giovanni Crisostomo, dalla straordinaria eloquenza

San Giovanni Crisostomo nasce ad Antiochia nel 347 da una famiglia cristiana facoltosa. In quel periodo la città era centro di importanti scontri tra le varie fazioni religiose e anche i cristiani ortodossi erano divisi tra due ministri rivali. Nonostante le vicende che interessavano la sua città, Giovanni ebbe un’infanzia tranquilla, il padre venne a mancare quando era solo un bambino e sua madre si occupò di crescere da sola sia lui che la sorella.
Fu allievo del noto oratore Libanio che lo definì uno dei suoi migliori pupilli.



A 18 anni fu battezzato dal vescovo Melezio e iniziò a studiare i testi sacri presso Diodoro di Tarso; una volta terminati gli studi, prese gli ordini e si ritirò come eremita allo studio teologico.
Nel 380 venne ordinato diacono ad Antiochia e 6 anni più tardi venne nominato sacerdote, diventando presto famoso per le sue prediche appassionate ed eloquenti.

Alla morte, nel 397, dell’arcivescovo di Costantinopoli, l’imperatore bizantino Arcadio scelse Giovanni come suo successore e fu consacrato Patriarca l’anno successivo. Da quel momento iniziò una potente battaglia per promuovere i principi dettati dalla Chiesa e contrastare la corruzione e i vizi dei potenti: ciò gli causò molti nemici a corte.
Nel 402 i suoi avversari chiesero l’intervento del patriarca di Alessandria d’Egitto Teofilo che, giunto a Costantinopoli, mise in minoranza Giovanni che fu condannato all’esilio.



Per ben 3 anni visse tra le montagne della Cappadocia dove proseguì con zelo la sua missione religiosa, in seguito venne trasferito sul Mar Nero.

La morte e le reliquie

San Giovanni Crisostomo morì a Comana nel 407 durante l’ennesimo trasferimento.
Le sue spoglie furono portate 30 anni più tardi, per ordine dell’imperatore Teodosio II, a Costantinopoli e custodite nella chiesa dei Santi Apostoli.
In seguito portate a Roma sono tutt’ora conservate nella basilica vaticana.
Venne proclamato Dottore della Chiesa nel 1568 da papa Pio V e nel 2004 Papa Giovanni Paolo II donò al patriarca di Costantinopoli alcune delle reliquie legate al santo.

San Giovanni Crisostomo, Patrono di Russia e di Asola

San Giovanni Crisostomo è Patrono di Russia, degli studenti e di un piccolo comune italiano, Asola, in provincia di Mantova.
Questa cittadina di quasi 10 mila abitanti deve il suo nome al termine latino “ansa”, cioè curva del fiume Chiese, presso il quale la città fu fondata.
Ha una storia antichissima, che risale alla preistoria, e sono presenti numerose architetture di pregio come la cattedrale di Sant’Andrea, un notevole esempio di architettura tardogotica lombarda in cui sono conservate numerose e importanti opere d’arte, e la chiesa dei Disciplini Bianchi, che prende il nome dalla pmonima confraternita.

Ogni anno i suoi abitanti ricordano la figura del loro Patrono con una festa che inizia al mattino presto con l’apertura dei due cancelli della chiesa in cui è custodito il busto del Santo. La leggenda vuole che se il busto è lucido, si avrà un buon raccolto, altrimenti il tempo volgerà al peggio.
Durante la giornata avviene quindi l’esposizione della reliquia e si svolge la Messa Solenne che coinvolge tutti i fedeli.

Gli altri Santi del giorno

Il 13 settembre, oltre a San Giovanni Crisostomo, si celebrano anche San Maurilio di Angers vescovo, Beata Maria di Gesù
religiosa, San Marcellino di Cartagine martire, Sant’ Amato di Remiremont abate e Sant’ Amato di Sens vescovo.