Tutti gli anni il 13 settembre, la Chiesa celebra San Giovanni Crisostomo, vissuto nel IV secolo, teologo greco e vescovo di Costantinopoli, Dottore della Chiesa e famoso per la sua eloquenza che gli valse appunto  l’appellativo di Crisostomo che letteralmente vuol dire “bocca d’oro”. Per la sua rettitudine fu inviso a molti potenti dell’epoca che mal tolleravano i suoi rimproveri e fu esiliato più e più volte.



La vita ribelle, l’eremitaggio e il sacerdozio come Patriarca di Costantinopoli

San Giovanni Crisostomo nacque ad Antiochia – nell’odierna Turchia – da una famiglia facoltosa di religione cristiana tra gli anni 340 e 350.  In tutto il IV secolo si verificarono profondi attriti tra le diverse correnti religiose: ebrei, ariani, pagani, addirittura i cristiani ortodossi sostenevano contemporaneamente due vescovi rivali tra loro.



Giovanni visse la giovinezza con latente inquietudine, il suo cuore era combattuto quasi come le religioni dell’epoca. Rimasto orfano del padre Secondo, ufficiale dell’esercito, diede parecchio da fare alla madre Antusa che già faticava a seguire la primogenita. La svolta avvenne con l’avviamento allo studio delle lettere e della retorica presso il quotato oratore Libanio. Il giovane Giovanni apprendeva facilmente, e non tardò a diventare uno dei migliori allievi del famoso maestro.

Fuori dai corsi di Libanio, il ragazzo corre dietro alle sollecitudini del mondo, continuando a preoccupare la madre Antusa e chiunque gli volesse bene. A diciotto anni Giovanni incontrò il vescovo San Melezio e ottenne il battesimo. A seguito del sacramento ricevuto si appassionò alle Sacre Scritture e Melezio, che lo apprezzava molto, lo chiamò ad aiutarlo come lettore. Giovanni cominciò ad istruire sul cristianesimo con chiarezza e trasparenza, guadagnandosi la stima della popolazione. Seguendo il cammino spirituale andò a vivere sul monte Silpio – appena fuori Antiochia – in condizione di eremita per sei lunghi anni.



Melezio però non lo abbandona e procede alla sua ordinazione a diacono, invitandolo a tornare in città. Nel 386 viene consacrato sacerdote grazie anche alle sue infervorate omelie dove non perdeva occasione per bacchettare i ricchi e i potenti. Le sue prediche piacevano al popolo che lo acclamava sempre eleggendolo a beniamino. Dal 397 diventa Patriarca di Costantinopoli, ma non dimentica gli strati più bassi della cittadinanza continuando a rimproverare i nobili.

In questa nuova veste le sue omelie cominciarono a suscitare forti invidie, non solo tra i ricchi ma anche tra gli stessi vescovi. Il forte legame con i poveri non fu sufficiente: i molti nemici di Giovanni chiesero aiuto al Patriarca di Alessandria d’Egitto: Teofilo. Giovanni Crisostomo fu esiliato e trovò la morte nell’anno 407 durante il viaggio d’allontanamento nel Ponto.

Le città di cui San Giovanni Crisostomo è Patrono

Il giorno 27 gennaio è fissata la Festa del Patrono di Asola (MN), con celebrazioni di varie genere in onore di San Giovanni Crisostomo. Non mancano bancarelle e possibilità di degustazioni enogastronomiche. Nello stesso giorno anche Giuliano di Lecce, frazione di Castrignano del Capo, festeggia il medesimo patrono con processione e spettacoli musicali.

La piccola città lombarda di Asola, in provincia di Mantova, è devota a San Giovanni Crisostomo. Particolare da sottolineare: sui circa diecimila abitanti ci sono 2000 stranieri perfettamente integrati, in larga maggioranza albanesi. Opere di architettura civile di rilievo sono il Palazzo Municipale, attuale sede del Comune e la Fontana di Ercole, dove l’eroe mitologico è rappresentato mentre schiaccia l’idra.

Gli altri Santi del giorno

Oltre a San Giovanni Crisostomo, giorno 13 settembre è dedicato anche ai seguenti Santi: San Marcellino martire, Sant’Amato di Sens, la Beata Maria di Gesù ed il Vescovo di Angers San Maurilio. Murilio, nato a Milano, gran predicatore è raffigurato nelle opere artistiche come un prelato contadino; armato di zappa cura pazientemente l’orto, il giardino e la sua comunità cristiana.