San Giovanni da Capestrano si celebra ogni anno il 23 ottobre. Il Santo è patrono dei cappellani militari e dei giusti, protettore di Capestrano dove ogni anno si celebra la sua memoria con messe e processioni, momenti di preghiera e raduno spirituale, ma anche incontro popolare di festa e condivisione dei prodotti locali. Proclamato santo dalla Chiesa romana nel 1690, lo ricordiamo come frate e religioso nell’Ordine dei Frati Minori Osservanti. Nello stesso 23 ottobre ricordiamo anche: Sant’ Allucio di Campugliano in Valdinievole, Confessore; San Benedetto di Poitiers, Sacerdote; Sant’ Elfleda (Etelfleda) di Ramsey, Badessa; Beati Ambrogio Leone Lorente Vicente, Fiorenzo Martino Ibanez Lazaro ed Onorato Andrea Zorraquino Herrero, Religiosi e martiri.
San Giovanni da Capestrano, la sua vita
Il 23 ottobre si celebra San Giovanni da Capestrano, giorno della morte in Croazia a Ilok, mentre di nascita il Santo è abruzzese, nato il 24 giugno 1386 a Capestrano, un piccolo comune sui monti della provincia de l’Aquila. Le sue origini erano nobili, figlio di un barone tedesco e di una nobildonna abruzzese, eppure, come successe nelle varie fasi del medioevo italiano, anche per Giovanni la chiamata a Dio fu superiore per intensità agli agi della vita, soprattutto in quell’epoca di grandi stenti per le comunità italiane.
Grande evangelizzatore nel predicare la Parola di Dio, Giovanni divenne un avvocato riconosciuto e di fama dopo essersi laureato in diritto civile e diritto canonico a Perugia. La sua conversione avvenne in carcere, imprigionato quando la città fu conquistata dalla famiglia romagnola dei Malatesta. Quindi la conversione fu succeduta dalla richiesta di annullamento del suo matrimonio perché la chiamata era troppo forte e Giovanni entrò in seguito nel convento francescano di Monteripido, dove conobbe, fu amico, pregò assieme a San Bernardino, che il nostro santo difese strenuamente quando fu accusato di eresia.
La vita di San Giovanni da Capestrano è ricca di avvenimenti: dal convento perugino il frate sceglie la via dell’evangelizzazione errante. Si recherà conseguentemente in varie città e località del centro e dell’est europeo, tra le quali ricordiamo tutta l’area montuosa della Transilvania ungherese, diventando anche consigliere, stimato e amato per la sua propensione alla parola semplice ma diretta, del governatore Giovanni Hunyadi nel Castello dei Corvino. San Giovanni da Capestrano era un predicatore semplice, devoto alla Chiesa, propenso a combattere qualunque forma di deviazione dai testi sacri originari, quindi le eresie che condannava con forza. La sua essenza piacque al Papa che nel 1456, in un momento storico di grande espansione verso il cuore dell’Europa degli Ottomani, quindi dell’Islam verso i paesi dell’ex Jugoslavia, lo incaricò di predicare la nuova crociata e Giovanni fu ascoltato e seguito da migliaia di volontari che si armarono nel nome di Dio e della liberazione dagli Ottomani sui Balcani.
Costantinopoli era da anni caduta e il Sultano Maometto II si preparava a espandere la sua influenza verso l’Europa orientale balcanica, sperando di poter giungere sino al cuore stesso della cristianità. Ma proprio grazie al potere di convinzione espresso da San Giovanni da Capestrano, il quale reclutò decine di migliaia di soldati pronti a resistere all’invasione turca musulmana, le truppe di Maometto II furono contenute grazie alla resistenza in Belgrado, un assedio sanguinoso vinto proprio da János Hunyadi che respinse le truppe ottomane. Si dice che la vittoria di quell’assedio salvò le sorti della cristianità nel mondo; la sconfitta a Belgrado probabilmente avrebbe dato il via all0islamizzazione dell’Europa sino a Roma, questo era il timore. Il corpo del santo fu poi conservato, alla sua morte avvenuta il 23 ottobre 1456, presso la Chiesa del convento francescano di San Giovanni da Capestrano ad Ilok, in Croazia, anche se fu soprattutto l’Abruzzo ad essere stato influenzato dall’opera di preghiera e evangelizzazione del frate.