San Giovanni da Matera, tra i 300 santi più amati e pregati secondo la CEI
San Giovanni Scalcione da Matera, è considerato un precursore degli ordini dei mendicanti, per la sua sua storia di monaco la cui vita è stata dedicata all’austerità: preghiera, digiuno, silenzio, devozione e soprattutto povertà. Viene celebrato oggi, 20 giugno, canonizzato da Papa Alessandro III nel 1177. Giovanni è anche detto “da Pulsano”, il luogo dove fondò la sua ultima e più importante opera monastica: quella degli “Scalzi” che, in soli sei mesi, raccolse cinquanta monaci. Secondo una ricerca recente della CEI, è uno dei 300 santi più conosciuti e pregati in Italia.
La vita di San Giovanni da Matera
Nato con il nome di Giovanni Scalcione a Matera, nel 1070, da una ricca famiglia profondamente devota, non si hanno notizie precise della sua infanzia, ma molto presto e ancora in giovane età abbandonò la casa paterna per intraprendere una vita dimessa e giungere a Taranto, dove chiese ospitalità ai monaci basiliani dell’Isola di San Pietro, che gli affidarono la custodia delle pecore.
Nel lasciare le grandi ricchezze della sua casa, aveva scambiato i suoi lussuosi abiti con quelli di un povero, richiamando il gesto di San Francesco che si spoglia dei suoi vestiti per indossare un saio. San Giovanni da Matera viaggiò a lungo durante la sua vita in tutta l’Italia del sud, in piena solitudine e mortificazione, fino a quando non decise di tornare in Basilicata, a Ginosa, dove raggiunse l’apice della sua vita penitenziale privandosi quasi del tutto di cibo e acqua e vivendo nel silenzio.
Decise di fondare un ordine monastico, riuscendo a restaurare una piccola chiesa, grazie a un tesoro ritrovato miracolosamente e per caso. Ciò provocò le ire di un signorotto locale, il conte Roberto di Chiaromonte, che lo fece imprigionare, ma il santo riuscì a liberarsi per miracolo dalle catene. Fu così che San Giovanni da Matera fondò nel 1130 la Congregazione degli Eremiti Pulsanesi, conosciuti anche come gli Scalzi, nei pressi di Monte Sant’Angelo, che si ampliò notevolmente in poco tempo e diede vita alla Congregazione degli Scalzi.
Morì a Foggia, il 20 giugno 1139 ed è il motivo per cui viene celebrato in questo giorno.
Il culto, le reliquie e la fama di precursore dei “mendicanti”
La sua casa è diventata un luogo di culto ed è stata trasformata in una chiesa, con il nome di Purgatorio Vecchio, mentre le reliquie del Santo dapprima furono conservate nell’Abbazia della sua Congregazione, ma nel 1939 sono state spostate a Matera, nella Cattedrale di Santa Maria della Bruna, in un sarcofago.
San Giovanni da Matera è copatrono della città di Matera con Sant’Eustachio e viene ricordato durante la lunga festa della Madonna della Bruna, una delle ricorrenze più importanti per la città lucana.
San Giovanni da Matera è stato uno dei primi a fondare un ordine religioso dedito alla vita penitenziale: questo movimento porterà in un secondo momento alla nascita degli ordini mendicanti ormai diffusi in tutto il mondo.
La Chiesa rappresenta San Giovanni da Matera con l’abito monacale bianco e la barba lunga grigia e gli sono spesso associati il pastorale e, ai suoi piedi, un angelo che gli regge una mitra.
Gli altri Santi del giorno
Il 20 giugno di ogni anno, si ricordano inoltre Sant’ Ettore martire, i beati Francesco Pacheco e compagni gesuiti, martiri in Giappone, beato Giovanni Battista Zola sacerdote e martire, San Gobano eremita, beata Margherita Ball madre di famiglia e San Metodio di Olimpo, vescovo e martire.